domenica 26 febbraio 2012

MAESTRO.....GRAZIE DI TUTTO



Nato da una famiglia di minatori, fu indirizzato allo studio della tromba dal padre. Un professore del Conservatorio di Nîmes si offrì di fornirgli lezioni gratuite. A causa delle precarie condizioni economiche della famiglia, fu però costretto ad alternare lo studio della tromba al lavoro in miniera, fino all'età di 17 anni, quando ebbe un grave incidente sul lavoro. Al compimento della maggiore età iniziò il servizio militare ed entrò a far parte della Banda dell'8º Reggimento: grazie a ciò fu ammesso nel 1951 al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi, dove ottenne un Primo premio in tromba e un Primo premio con menzione d'onore in cornetta (1953).
Ventenne, in qualità di solista entrò a far parte di formazioni d'orchestra come l'Orchestra Lamoureux (1953-1960), l'Orchestre Philharmonique de Radio France (1953-1963), e il Teatro nazionale dell'Opera-Comique (1962-1967).
Negli anni seguenti vinse premi internazionali quali l' International Music Competition di Ginevra nel 1955, l' Internationaler Musikwettbewerb di Monaco di Baviera nel 1963, fu impegnato con Herbert von Karajan, Karl Richter, ecc.
Diventato professore presso lo stesso Conservatorio di Parigi nel 1966, a 33 anni, prendendo il posto proprio di Sabarich, vi rimase sino al 1978: in quegli anni introdusse l'utilizzo della tromba piccola per l'esecuzione del repertorio barocco per tromba fino a quel momento sconosciuto al grande pubblico. Non soddisfatto della sola letteratura barocca, trascrisse e adattò per tromba molti lavori per oboe, flauto, e perfino voce e strumenti ad archi. Tra gli allievi da lui formati al Conservatorio: Guy Touvron, Bernard Soustrot, Eric Aubier, Thierry Caens.
Nel 1979, con l'aiuto della Città di Parigi, ha fondato il concorso mondiale per giovani talenti, l'International Trumpet Competition, che oggi porta il suo nome (Maurice André Competition) e di cui è ancora Presidente.
Negli anni '90 si esibisce con i figli, Beatrice (oboe) e Nicolas (tromba).
In un arco di circa 40 anni tra il 1955 e il 1995 ha realizzato oltre 250 registrazioni discografiche (di cui una cinquantina realizzate con l'orchestra da camera "Jean-François Paillard").
Maurice ha passato gli utlimi anni della sua vita in ritiro nel sud della Francia. E' morto a Urrugne, Francia, il 25 Febbraio 2012, a 78 anni.

Vai in pace Maestro e delizia il Signore con la tua tromba, ne sarà felice!!!!

sabato 25 febbraio 2012

BUON COMPLEANNO.......FIGLIO MIO

Dodici anni fà, a Roma, presso l'ospedale San Pietro nasceva Emiliano, gli anni passano veloci, e tu sei ormai un ragazzo, grande, grosso e intelligente. Mamma, papà e Aurora ti fanno gli auguri più sinceri, che il Signore di custodisca così, sano, sincero, onesto e ascolti ogni tua preghiera, sinchè vivi!!!! Auguri!!!!!
A cent'annusu e a di connosci mannu  bonu e isposu!!!! trad.(cento di questi giorni, ti possiamo conoscere grande, bravo e fidanzato!!)

venerdì 24 febbraio 2012

ANCORA MUSICA.......

Nonno Antonino, oggi quasi 92 anni, ha suonato nella banda musicale del suo paese per oltre cinquant'anni, e mi ha trasmesso questa grandissima passione. Avrete certamente notato come, alla fine, i miei post girano intorno alla musica, classica, sacra, tradizionale, non posso farne a meno, inoltre, la mia isola vanta una tradizione musicale unica al mondo, con delle regole armoniche originali e cosa sorprendente, pensate, pare che la polifonia sia apparsa addirittura nel periodo nuragico (2000 anni a.c. circa), e a prova di ciò abbiamo due testimonianze, una strumentale che quella che vi propongo oggi nel filmato, e un'altra vocale (canto a Tenores) che presenterò in un altro post.

IS LAUNEDDAS

Le launeddas sono uno strumento musicale policalamo ad ancia battente, originario della Sardegna. È uno strumento di origini antichissime in grado di produrre polifonia, è suonato con la tecnica della respirazione circolare ed è costruito utilizzando diversi tipi di canne.
Strumenti congeneri, suonati con tecniche simili, sono presenti nell'Africa Settentrionale ed in Medio Oriente, rivelando la frequentazione e lo scambio reciproco dei Sardi con queste aree nelle epoche passate. L'uso delle launeddas è attestato in un arco temporale che va dalla preistoria, come si evince dal celebre bronzetto itifallico (nuragico), ritrovato ad Ittiri, rappresentante presumibilmente un suonatore di launeddas e, attraverso varie vicissitudini e con le modificazioni dovute al riuso, sino ai nostri giorni.
Le occasioni d'utilizzo, laiche o religiose, contemplavano l'esecuzione di brani originali; è credibile l'uso in rituali magico-rituali, come nel caso dei riti dell'argia, analoghi alle tarantolate dell'Italia Meridionale o altri riti consimili e, per trasposizione sincretica, all'attuale uso religioso.La diffusione e la coincidenza della scala modale dello strumento con tutta la musica sarda suggerisce la sua diffusione, in passato, in tutta la Sardegna, In epoca storica lo strumento sopravvive a Cabras, ad Ovodda, nella Trexenta (dove abito io) e soprattutto nel Sarrabus.
Uno tra i più grandi maestri di questo strumento è Luigi Lai di cui vi propongo un brano. Buon ascolto!!



lunedì 20 febbraio 2012

AVE MARIA

 

Deus Deus ti salve Maria
chi chi ses de grazia piena
de grazia ses sa ivena
ei sa currente...
ei sa currente...

Su, su Deus onnipotente
cun, cun tegus est istadu
pro chi t'ha preservadu
immaculata

Bene, beneitta e laudada
supra, supra e tottu gloriosa
mama fizza e isposa
de su Segnore

Bene, beneittu su fiore
chi, chi es fruttu e su sinu
Gesu' fiore divinu
Segnore nostru

Pregade pregade lu a fizzu ostru
chi chi tottu sos errores
a nois sos peccadores
a nos perdone

Meda meda grazia a nos done
in vida e in sa morte
e in sa diciosa sorte
in paradisu


Questa è l'Ave Maria in lingua sarda cantata da Andrea Parodi, già voce solista dei Tazenda, qualcuno lo ricorderà, parteciparono a Sanremo con Pierangelo Bertoli tanti anni fa con la canzone "Spunta la Luna dal Monte". Andrea Parodi è morto nel 2006 all'età di cinquant'uno anni stroncato da un tumore. Nella musica sacra tradizionale sarda è un pezzo molto usato e conosciuto in tutta l'isola. Pensate, in una versione diversa, in Sardegna, durante le processioni, si canta in sardo l'intero Rosario, sin da tempi antichissimi, ed è tramandato oralmente.
In questo filmato, totalmente amatoriale ne potete sentire alcuni passi, il video è pessimo ma le voci sono abbastanza chiare, e ciò che sentite in Sardegna durante una  processione.
Per me è molto bello sentirlo, è  il mio sound indigeno, e Maria, oltre a parlare e capire tutte le lingue del mondo parla anche il sardo.  Grande Maria ti voglio bene!!!  

venerdì 17 febbraio 2012

IL NOSTRO PAPA

Il nostro Papa, il nostro amato Papa, con la sua fede ha aperto gli occhi al mondo, era un uomo carismatico, forte, ha aperto la strada ai giovani con la sua simpatia, ma allo stesso tempo era un uomo severo........a dire il vero, mi manca, ho avuto la fortuna di assistere ad alcune Sante Messe celebrate da Lui, e ogni volta, rimanevo rapito dal suo sguardo, penetrante, quasi mi potesse leggere dentro, per le persone della mia generazione è stato una luce da seguire.........
Domani, con la mia famiglia andremo a Cagliari, dove nella Cattedrale sono presenti in questi giorni le sue reliquie, ascolteremo la Santa Messa e pregheremo il Nostro caro Papa affinché continui a vegliare su di noi, continui ad illuminarci la strada,a darci i suoi consigli, e poi gli diremo grazie, perchè intercede per noi presso il Padre. Grazie caro Papa, grazie per tutto quello che ci hai insegnato, per le Grazie che abbiamo ricevuto per Tua intercessione, Grazie per avermi trasmesso con tanta forza l'amore per Maria.
E alla Madonna dico grazie per aver sempre protetto il nostro Papa, per avergli dato la forza, anche nella sofferenza, di guidarci e di illuminarci la strada. 


sabato 11 febbraio 2012

ALLA FINE......E' ARRIVATA ANCHE QUI.....LA NEVE

 il mio giardino

e vicino a casa



Alla fine anche da noi è arrivata la neve, questo è il giardino di casa mia questa mattina alle 8,00, e il bello è che continua a nevicare, per la gioia dei miei bimbi che oggi saltano la scuola, essendo un evento tanto raro............

venerdì 10 febbraio 2012

IO E ......IL TROMBONE



Erano gli anni '90, per la maggior parte dei miei coetanei gli idoli erano Eros Ramazzotti, i Pink Floyd, gli Europ, i Duran Duran ecc.ecc...,  questo signore era il mio, nel mio mangianastri c'erano i suoi concerti, cercavo di imitarlo il più possibile, provavo a ripetere la voce del suo trombone con il mio, già, sono cresciuto seguendo Christian Lindberg, ma non solo, Joseph Alessi, i mitici Canadian Brass che ho avuto il piacere di sentire dal vivo quando vivevo a Roma.
Il mio trombone, essere in contatto con lui rappresentava tutto, trascorrevo con lui dieci ore al giorno, posso dire anche che mi ha dato la mia vita attuale, grazie a Dio e all'arte sono riuscito a pagarmi gli studi e a  trovare lavoro,  adesso il mio trombone è a riposo, mi dedico alla mia famiglia e aspetto che la mia bambina manifesti la mia stessa passione così da poter, con la scusa di accompagnarla, riprendere a suonare, e perchè no, magari un giorno esibirmi in un duetto con lei........spero!!! 


mercoledì 8 febbraio 2012

LA FAMIGLIA

Oggi più che mai penso all'importanza della famiglia nel futuro e nella costruzione del domani in una società completamente allo sbando, sembra che questo valore si stia pian piano perdendo e mi chiedo: perchè, la colpa forse è di tutti noi, e per noi intendo le persone della mia generazione o giù di lì, noi, nel nostro piccolo cerchiamo il più possibile di ispirarci agli insegnamenti ricevuti, all'esempio della Sacra Famiglia, ma intorno a noi tutto va allo sfascio, molte copie si separano, altre vivono la loro vita famigliare in modo strano, ognuno per conto suo, vedere una famiglia che va a passeggio unita ormai è un miraggio, sarà forse che si passa troppo tempo a lavorare?????......oppure che le persone hanno altri interessi e la famiglia passa in secondo piano????........e così abbiamo dato il via ad un circolo che non avrà mai fine, perché i nostri figli, vivranno questa esperienza e prenderanno ciò che rimane, ispirando la loro futura famiglia ai rottami di quella di origine!!!!.........
Una volta un sacerdote mi disse queste parole: "bisogna decidere di amare qualcuno, non basta amare spontaneamente". I  modelli di vita proposti dai media certo non aiutano, forse, pensare un po' al modo di vivere dei nostri genitori, dei nostri nonni ci farebbe cambiare rotta, e la vita semplice ci farebbe apprezzare ciò che abbiamo,  ci farebbe concentrare su quel bene inestimabile che rappresenta la famiglia, tutti possono voltarti le spalle, ma non la tua famiglia, tua moglie i tuoi figli, non credo di essere all'antica se penso che non riuscirei a vivere senza la mia famiglia, e ringrazio Dio ogni giorno di averne una.

domenica 5 febbraio 2012

CARNEVALE IN SARDEGNA

Personalmente, a dire il vero, non è una festa che mi entusiasma, però mi affascinano le antiche tradizioni e usanze della mia fantastica isola. Il carnevale in Sardegna ha mille volti affascinanti. Quello antico dei suggestivi carnevali barbaricini che - con le loro ancestrali maschere antropomorfe e zoomorfe, le vesti di pelli di capra, orbace e campanacci – rievocano riti misteriosi, danze propiziatorie e un rapporto stretto tra uomo e animale. Quello vibrante dei carnevali a cavallo, come quello di Oristano ("Sa Sartiglia"), durante il quale i cavalieri devono infilare in corsa una stella di metallo, auspicio di buon raccolto, e quello di Santulussurgiu ("Sa Carrela 'e nanti") nei quali i cavalieri mostrano il loro valore, coraggio e abilità, sfidandosi in corse temerarie per il centro cittadino. Oppure quello irriverente di Tempio con il fantoccio di Re Giorgio (ogni riferimento a persone esistenti è csuale!!) processato e bruciato in piazza, senza dimenticare la simbologia dei travestimenti di Bosa.
Durante il Carnevale a Mamoiada, in provincia di Nuoro, le strade di questa città sono attraversate da un pittoresco corteo, composto da due maschere tipiche della cultura e della tradizione nuorese: sono i Mamuthonese (foto a lato)gli Issohadores. Due maschere indissolubilmente legate tra loro. La maschera del Mamuthone, detta visera, è di legno nero, con pelli di pecora nera a coprire il corpo e una lunga serie di campanacci legati dietro la schiena. Invece la maschera dell’Issohadore è bianca (visera crara), mentre gli altri elementi distintivi sono la nera berritta sarda in testa, corpetto rosso, larghi pantaloni e scarponi in pelle. In occasione del Carnevale a Mamoiada, queste due maschere sfilano per la città seguendo lo schema di un’ordinata processione: i Mamuthones si dividono in due file parallele da sei persone; otto Issohadores si collocano davanti, dietro e ai lati di queste due file, “guidando” i Mamuthones come se fossero una sorta di mandria. Questi due gruppi si muovono all’unisono come durante una danza. I passi dei Mamuthones sono lenti e pesanti e nel contempo devono far agitare i campanacci legati alla schiena; invece gli Issohadores sono molto più liberi, agili e leggeri. E gli Issohadores durante la processione lanciano sa soha (“il laccio”) con cui tirano delicatamente a sé soprattutto le giovani donne della folla: un segno di buon augurio e di fertilità tipico del Carnevale a Mamoiada.
                                                                             I merdules di Ottana (NU)

Pariglie della Sartiglia











Amazzone della Sartiglia di Oristano, in questa manifestazione uomo e cavallo si fondono e l'abilità dell'unico elemento sono di buon auspicio per il raccolto

Chiaramente non possono mancare i dolci tradizionali Is Zippulas, dove l'impasto liquido preparato viene messo in frittura mediante l'utilizzo di un'imbuto formando in'interminabile dolce spirale