venerdì 24 febbraio 2012

ANCORA MUSICA.......

Nonno Antonino, oggi quasi 92 anni, ha suonato nella banda musicale del suo paese per oltre cinquant'anni, e mi ha trasmesso questa grandissima passione. Avrete certamente notato come, alla fine, i miei post girano intorno alla musica, classica, sacra, tradizionale, non posso farne a meno, inoltre, la mia isola vanta una tradizione musicale unica al mondo, con delle regole armoniche originali e cosa sorprendente, pensate, pare che la polifonia sia apparsa addirittura nel periodo nuragico (2000 anni a.c. circa), e a prova di ciò abbiamo due testimonianze, una strumentale che quella che vi propongo oggi nel filmato, e un'altra vocale (canto a Tenores) che presenterò in un altro post.

IS LAUNEDDAS

Le launeddas sono uno strumento musicale policalamo ad ancia battente, originario della Sardegna. È uno strumento di origini antichissime in grado di produrre polifonia, è suonato con la tecnica della respirazione circolare ed è costruito utilizzando diversi tipi di canne.
Strumenti congeneri, suonati con tecniche simili, sono presenti nell'Africa Settentrionale ed in Medio Oriente, rivelando la frequentazione e lo scambio reciproco dei Sardi con queste aree nelle epoche passate. L'uso delle launeddas è attestato in un arco temporale che va dalla preistoria, come si evince dal celebre bronzetto itifallico (nuragico), ritrovato ad Ittiri, rappresentante presumibilmente un suonatore di launeddas e, attraverso varie vicissitudini e con le modificazioni dovute al riuso, sino ai nostri giorni.
Le occasioni d'utilizzo, laiche o religiose, contemplavano l'esecuzione di brani originali; è credibile l'uso in rituali magico-rituali, come nel caso dei riti dell'argia, analoghi alle tarantolate dell'Italia Meridionale o altri riti consimili e, per trasposizione sincretica, all'attuale uso religioso.La diffusione e la coincidenza della scala modale dello strumento con tutta la musica sarda suggerisce la sua diffusione, in passato, in tutta la Sardegna, In epoca storica lo strumento sopravvive a Cabras, ad Ovodda, nella Trexenta (dove abito io) e soprattutto nel Sarrabus.
Uno tra i più grandi maestri di questo strumento è Luigi Lai di cui vi propongo un brano. Buon ascolto!!



5 commenti:

  1. Grandiosi lo strumento ed il maestro! Il brano me lo sono goduto tutto, dall'inizio alla fine. Non ho potuto fare a meno di ringraziare il Signore per l'intelligenza e l'abilità che ha donato agli esseri umani capaci di trasformare delle semplici canne in un meraviglioso strumento musicale. Grazie! Ub abbraccio

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    1. Grazie Martina!! per curiosità, nella prima parte del filmato il maestro suona una ninna nanna dal titolo "Non potto reposare" di autore ignoto, molto usata e conosciuta in tutta l'isola, nella seconda parte, come avrai sicuramente intuito si tratta di un ballo, però non conosco il titolo!! un abbraccio!!

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    2. La ninna nanna è davvero struggente!
      Non esagerate con i complimenti: posso fare indigestione! Mi direte 'medico cura te stesso?'
      Grazie comunque a tutti e due! Troppo buoni....

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  2. Non conoscevo questo instrumento, e mi pare che la interpretazione è fantastica. Martina sempre dice le parole opportune. Un abbraccio a tutte due

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    1. Grazie Angelo....si hai ragione Martina è una fonte inesauribile di commenti, sempre pertinenti, acuti, intelligenti, affettuosi, e ci sarebbero un'infinità di aggettivi positivi da aggiungere!!!!un'abbraccio anche a te!!!

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