La partita
Valcareggi escluse ancora una volta dalla formazione iniziale Rivera preferendogli Mazzola. Il primo gol fu segnato da Roberto Boninsegna, dopo soli otto minuti dall'inizio della partita, frutto di una combinazione con Gigi Riva. Per i seguenti ottanta minuti l'Italia giocò una partita difensiva, tenendo sulle spine i tedeschi con alcuni insidiosi contropiede e il portiere italiano Enrico Albertosi, protagonista di alcuni interventi decisivi, fu probabilmente il miglior azzurro durante i tempi regolamentari. Fu però il milanista Karl-Heinz Schnellinger, al suo primo e unico gol in quarantasette partite con la nazionale, a portare la gara in parità due minuti e mezzo oltre i tempi regolamentari. La cosa, contrariamente a quanto succede oggi, a quei tempi era più unica che rara; infatti praticamente in quasi tutte le partite gli arbitri fischiavano la fine allo scadere del 90° minuto. Questo spiega la delusione e lo sconcerto del telecronista Nando Martellini che al fischio finale dei tempi regolamentari disse al microfono: Questo Yamasaki!. Due minuti e mezzo dopo la fine del tempo regolamentare!.
Iniziarono così i tempi supplementari che, per la straordinaria densità di emozioni offerte, entrarono nella storia: al gol di Gerd Müller al 94', abile a sfruttare un errato tocco della difesa italiana dopo un debole colpo di testa di Uwe Seeler, rispose un nostro difensore, Tarcisio Burgnich (al suo secondo e ultimo gol in nazionale in sessantasei partite), su un controsvarione difensivo tedesco. L'Italia, un minuto prima della fine del primo tempo supplementare passò addirittura in vantaggio, con uno straordinario assolo di Riva in contropiede.
Beckenbauer, a seguito di un infortunio che gli causò la lussazione di una spalla, restò stoicamente in campo, giocando con un braccio fasciato lungo il corpo, fino alla fine dei supplementari. Al quinto minuto del secondo tempo supplementare, la Germania trovò il pareggio: colpo di testa di Seeler su un pallone proveniente da un calcio d'angolo, la palla sembrava indirizzata fuori, ma Müller interviene di testa, trovando uno spiraglio tra Rivera (piazzato sulla linea di porta) e il palo. Albertosi non nascose affatto il suo rincrescimento nei confronti di Rivera, conscio che quell'errore poteva rivelarsi fondamentale per le sorti della gara.
Fu un'azione corale, a riportare dopo appena sessanta secondi l'Italia in vantaggio: palla rimessa in gioco dal centro campo, undici passaggi, nessun intervento dei tedeschi e conclusione dello stesso Rivera che di piatto superò Maier. Finì 4-3; l'Italia dopo trentadue anni era in finale di Coppa Rimet e per tutta la notte, nelle piazze italiane, l'impresa fu festeggiata come la vittoria del Mondiale stesso in attesa della finale vera e propria. In Germania invece la gente non prese bene la sconfitta e dopo la partita ci furono episodi di caccia all' italiano con molte macchine appartenenti a italiani date alle fiamme dai tifosi tedeschi inferociti. Fu una notte particolarmente difficile per le forze dell' ordine e quando nel 1982 ci fu nuovamente un incontro Italia-Germania per la finale dei mondiali di Spagna la polizia tedesca si organizzò attivandosi ai massimi livelli e con il massimo scrupolo per evitare il ripetersi dei disordini della notte del 1970.
Sono orgoglioso di questa Nazionale Azzurra, erano presenti ben 6 giocatori del Cagliari (la mia squadra del cuore) tra cui il grandissimo Gigi Riva 35 gol in 42 presenze (record tutt'oggi imbattuto).
Minuto | Marcatore | Risultato |
---|---|---|
8' | Roberto Boninsegna | 1-0 |
90'+2' | Karl-Heinz Schnellinger | 1-1 |
94' | Gerd Müller | 1-2 |
98' | Tarcisio Burgnich | 2-2 |
104' | Gigi Riva | 3-2 |
110' | Gerd Müller | 3-3 |
111' | Gianni Rivera | 4-3 |