INGREDIENTI:
- 2 kg. di farina
- 500 g. di zucchero
- 300 g. di strutto
- 300 g. di mandorle
- 200 g. di noci
- 300 g. di uva passa
- 50 g. di semi di anice
- 40 g. di ammoniaca per dolci (da acquistare in farmacia)
- Due limoni (la scorza grattugiata)
- Due arance (la scorza grattugiata)
- Per la glassa:
- 400 g. di zucchero
- Una chiara d'uovo
- Per guarnire:
- Granella di zucchero colorata q.b.
PABASSINAS
Versare in una terrina la farina, lo strutto ammorbidito a temperatura
ambiente e mescolare, aggiungendo un po' di acqua fredda (tanta quanta ne serve
per amalgamare bene tutti gli ingredienti); unire quindi l'uvetta
(precedentemente ammollata 20 minuti in acqua tiepida e poi strizzata ed
asciugata con della carta assorbente da cucina), la scorza dei limoni e delle
arance grattugiata, i semi di anice, lo zucchero, le mandorle e le noci
precedentemente tritate e, per ultimo, l'ammoniaca.
Dopo aver infarinato leggermente il piano di lavoro, tirare una sfoglia alta poco meno di un centimetro e, con una formina, tagliare i biscotti a forma di rombo; disporli sulla piastra del forno precedentemente rivestita con della carta da forno e fare cuocere a 180-200° fino a quando non assumono sulla superficie un leggero colore dorato.
Una volta raffreddati, debbono essere guarniti con una glassa bianca che si ottiene procedendo nel seguente modo: mettere in un tegame lo zucchero con un po' d'acqua fredda (il tanto da inumidirlo e renderlo come una pasta colante) e farlo cuocere a fuoco basso sino a quando comincia a filare e la goccia rimane ferma nel cucchiaio; a questo punto, unire la chiara d'uovo precedentemente montata a neve ferma.
Con la glassa cosi' ottenuta, rivestire quindi la superficie dei biscotti e guarnire distribuendovi sopra qualche granellino di zucchero colorato.
I Pabassinas sono un tipico dolce sardo, il cui nome deriva da "pabassa", l'uvetta o uva passa che rappresenta uno dei suoi ingredienti principali. In verita' ne esistono due versioni: i "Pabassinas" della zona di Cagliari e i "Papassinus" della provincia di Nuoro; i primi hanno una forma conica e sono guarniti a fine cottura con confettini colorati; i secondi sono a forma di rombo, ricoperti di glassa e decorati con la "traggera", le classiche palline colorate di granella di zucchero.
Si preparano per le festivita' dell'autunno e dell'inverno, in particolare per la festivita' dei Defunti e per quella di S. Antonio del 17 gennaio.
PAN’E SABA
E’ un dolce tradizionale della festa di ognissanti, il periodo della vendemmia e della produzione del mosto che, bollito, dava vita alla sapa: un liquore molto denso e scuro, dal sapore dolcissimo, che nel Campidano e nel Nuorese è ingrediente fondamentale anche per altri dolci come is papassinas o su pistiddu.
Ingredienti:
Sciogliamo in acqua tiepida il lievito di birra, e uniamolo in una terrina alla farina ed alla sapa, questa versata a pioggia ed amalgamata a mano.
A parte, sminuzziamo la frutta secca e lasciamo ammorbidire l’uva passa per qualche minuto in acqua fresca.
Scolata l’uvetta, uniamola assieme alla frutta secca all’impasto, aggiungendo il sale e la cannella, ed impastiamo ancora fino ad ottenere un composto morbido e uniforme. A questo punto lasciamo riposare l’impasto per due ore circa, coprendolo con una coperta di lana.
Dopo la lievitazione, dividiamo l’impasto in panetti più piccoli e inforniamoli; l’ideale sarebbe avere a disposizione un forno da pane, ma per la versione “casalinga” è sufficiente una teglia o degli stampi imburrati con forno caldo (200°) e cottura di un’ora circa.
Quando è ancora tiepido, spennelliamo i pani con altra sapa e, a piacere, guarniamo il panetto con palline o treccine di zucchero e mandorle in superficie.
E bona appetittu!!!!!!!!!
Un Moscato potrebbe ebbe essere il giusto compagno per questo ottimo dolce.
Dopo aver infarinato leggermente il piano di lavoro, tirare una sfoglia alta poco meno di un centimetro e, con una formina, tagliare i biscotti a forma di rombo; disporli sulla piastra del forno precedentemente rivestita con della carta da forno e fare cuocere a 180-200° fino a quando non assumono sulla superficie un leggero colore dorato.
Una volta raffreddati, debbono essere guarniti con una glassa bianca che si ottiene procedendo nel seguente modo: mettere in un tegame lo zucchero con un po' d'acqua fredda (il tanto da inumidirlo e renderlo come una pasta colante) e farlo cuocere a fuoco basso sino a quando comincia a filare e la goccia rimane ferma nel cucchiaio; a questo punto, unire la chiara d'uovo precedentemente montata a neve ferma.
Con la glassa cosi' ottenuta, rivestire quindi la superficie dei biscotti e guarnire distribuendovi sopra qualche granellino di zucchero colorato.
I Pabassinas sono un tipico dolce sardo, il cui nome deriva da "pabassa", l'uvetta o uva passa che rappresenta uno dei suoi ingredienti principali. In verita' ne esistono due versioni: i "Pabassinas" della zona di Cagliari e i "Papassinus" della provincia di Nuoro; i primi hanno una forma conica e sono guarniti a fine cottura con confettini colorati; i secondi sono a forma di rombo, ricoperti di glassa e decorati con la "traggera", le classiche palline colorate di granella di zucchero.
Si preparano per le festivita' dell'autunno e dell'inverno, in particolare per la festivita' dei Defunti e per quella di S. Antonio del 17 gennaio.
E’ un dolce tradizionale della festa di ognissanti, il periodo della vendemmia e della produzione del mosto che, bollito, dava vita alla sapa: un liquore molto denso e scuro, dal sapore dolcissimo, che nel Campidano e nel Nuorese è ingrediente fondamentale anche per altri dolci come is papassinas o su pistiddu.
Ingredienti:
- 500 grammi di farina
- 1 bicchiere di sapa
- 200 grammi di uva passa
- 200 grammi di noci
- 50 grammi di pinoli
- 50 grammi di mandorle spellate
- 25 grammi di lievito di birra
- 10 grammi di cannella
- sale quanto basta
Sciogliamo in acqua tiepida il lievito di birra, e uniamolo in una terrina alla farina ed alla sapa, questa versata a pioggia ed amalgamata a mano.
A parte, sminuzziamo la frutta secca e lasciamo ammorbidire l’uva passa per qualche minuto in acqua fresca.
Scolata l’uvetta, uniamola assieme alla frutta secca all’impasto, aggiungendo il sale e la cannella, ed impastiamo ancora fino ad ottenere un composto morbido e uniforme. A questo punto lasciamo riposare l’impasto per due ore circa, coprendolo con una coperta di lana.
Dopo la lievitazione, dividiamo l’impasto in panetti più piccoli e inforniamoli; l’ideale sarebbe avere a disposizione un forno da pane, ma per la versione “casalinga” è sufficiente una teglia o degli stampi imburrati con forno caldo (200°) e cottura di un’ora circa.
Quando è ancora tiepido, spennelliamo i pani con altra sapa e, a piacere, guarniamo il panetto con palline o treccine di zucchero e mandorle in superficie.
E bona appetittu!!!!!!!!!
Un Moscato potrebbe ebbe essere il giusto compagno per questo ottimo dolce.
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