venerdì 7 dicembre 2018

ANCORA MUSICA

Il Signore è molto buono con me, ha sentito la mia voglia di suonare a certi livelli ed ecco...vengono loro da me....ad appena due mesi di distanza, nuova esibizione della Fanfara della Scuola Allievi Carabinieri di Roma in Sardegna, e io.....in mezzo naturalmente...








martedì 4 settembre 2018

RITORNO AL PASSATO

Lunedì 27 agosto è stato per me un ritorno al passato. La Fanfara della Legione Allievi Carabinieri è venuta in Sardegna, a Porto Cervo, un bellissimo concerto nella Piazzetta del Principe, vero centro delle vacanze dei vip di tutto il mondo. L'eccezionalità di questo evento, almeno per me, è stata che io, per un giorno, sono tornato ad essere un componente, nella fila dei tromboni. Gli spettatori più importanti, in mezzo a cantanti, attori, atleti e chi più ne ha più ne metta.....i miei figli. Una serata che non dimenticheremo facilmente, di questo devo ringraziare il carissimo Giuseppe Piccardi che ha avuto l'idea, il mitico Direttore della Fanfara, Maestro Danilo Di Silvestro e tutto il gruppo che mi ha accolto con un calore veramente commovente....che dire...grazie! e speriamo torniate presto ad esibirvi sull'Isola....mi è piaciuto....ci ho preso gusto!





giovedì 9 agosto 2018

IL SILENZIO DELLA MONTAGNA

Il silenzio, la pace, la totale assenza di stress, l'armonia della natura Creata...sono solo alcune delle miriadi di sensazioni che si provano mentre si cammina dentro le montagne. Maestose, uniche, affascinanti Alpi. Se dovessi scrivere un libro lo intitolerei....dall'Azzurro all'Azzurro.....il mare della mia isola e il cielo delle Alpi...Durante le ultime vacanze estive abbiamo assaporato il gusto della pace, abbiamo vissuto nel frastuono delle cascate, nella musica degli uccelli, nel silenzio degli alberi, nell'armonia di noi due, soli dentro il Creato. Momenti preziosi di riscoperta, momenti in cui si ripercorrono i tracciati  incisi  nella nostra anima...solo noi e il Creato. Abbiamo camminato tantissimo e durante le nostre giornate abbiamo parlato, scherzato, affrontato temi di enorme profondità e riso di banali pettegolezzi...abbiamo approfondito le nostre conoscenze, incontrato nuovi amici, scoperto posti nuovi e ricalcato sentieri già battuti. Una vera rigenerazione della nostra Unione e della nostra Vita...nel maestoso silenzio delle montagne...





venerdì 14 luglio 2017

FABIO ARU




Figlio di un isola, ragazzo semplice e sorridente, partito da niente,......sulla scia del grande Nibali e con molte analogie.....Fabio Aru, prima campione italiano, con la maglia tricolore, momentaneamente sul podio più alto del ciclismo mondiale.....vai Fabio, sei il riscatto di tutti i sardi sparsi nel mondo, sei l'immagine che abbiamo sempre sognato, tutta la Sardegna è con te, sardo sino al midollo che corri con il caschetto a quattro mori.....vai grande campione, continua a stupirci!!!

mercoledì 21 giugno 2017

MNOZIL BRASS

Mnozil Brass sono un gruppo di musicisti austriaco formatosi a Vienna nel 1992. Sono celebri in tutto il mondo per i loro spettacoli in cui combinano abilmente comicità e virtuosismo.

L'attività di questo ensemble di ottoni ha avuto origine dall'incontro casuale dei membri presso la taverna di Josef Mnozil, che darà poi anche il nome al gruppo. Il luogo si trova vicino all' Università di musica e spettacolo di Vienna dove tutti i membri all'epoca erano studenti e si sono successivamente laureati.
Ad iniziare dal 1992 la band suona, canta e e si esibisce in divertenti scenette senza imbarazzo e in completa libertà per quanto riguarda generi musicali ed argomenti passando con disinvoltura attraverso vari stili e generi musicali: folk, jazz, tango, opere di grandi compositori quali Bach, Mozart, ma anche i Queen per giungere sino al rap. Lo scopo principale è proprio quello di conservare e trasmettere agli altri il piacere nel fare musica.
Dal 1996 iniziano a tenere regolarmente dei concerti, prima in Austria, poi in Svizzera e Germania.
Attualmente il gruppo è presente in molti circuiti concertistici di tutto il mondo esibendosi con oltre 120 concerti all'anno.



martedì 2 maggio 2017

DISERBANTE NATURALE

Niente additivi chimici, glifosati e sostanze che avvelenano l’ambiente. Dall’Italia, e in particolare dalla Sardegna, arriva il primo eco-diserbante che promette di sostituire i tradizionali preparati sintetici considerati nocivi per coltivazioni, animali e anche per l’uomo. Il segreto? Un composto a base di scarti di malvasia, lana e olio d’oliva scoperto da un team di ricercatori e imprese capitanato da Daniela Ducato, responsabile della filiera “Edizero Architecture for peace”, che da anni lavora nel campo della bioedilizia e dell’agricoltura con innovazioni a zero impatto sull’ambiente che vanno dall’isolamento termico alle tinture o ai filtri marini.
“Nella realtà di tutti i giorni siamo sedotti da tutto quello che è chimico, ma le soluzioni alternative ci sono e possono dare risultati anche migliori, è soltanto una questione culturale” spiega Daniela Ducato, che con i suoi progetti è stata premiata recentemente in India tra i rappresentanti delle dieci migliori realtà più innovative al mondo. Il problema, chiarisce, “è che non ci rendiamo conto del pericolo delle sostanze che vengono utilizzate con tranquillità per esempio per il trattamento del verde urbano, e che invece nascondono seri rischi per gli animali domestici come cani e gatti, ma anche per i bambini che frequentano i parchi, o per noi stessi che mangiamo determinati prodotti”.
“Non ci rendiamo conto del pericolo delle sostanze usate per il trattamento del verde urbano. Nascondono seri rischi per gli animali domestici e per i bambini”

Una delle ultime trovate della squadra di lavoro messa insieme dall’innovatrice sarda è stato proprio l’eco-diserbante Natural Weed Control, un diserbante completamente naturale prodotto all’interno della filiera Ortolana, primo al mondo nel suo genere e già sperimentato con successo dall’Italia agli Stati Uniti. “Con Ortolana eravamo già impegnati nel campo degli agritessili, in cui utilizziamo prodotti tessili per il risparmio idrico e la rigenerazione del suolo – racconta Ducato – Volevamo fare un passo in più per creare qualcosa di naturale che potesse contribuire alle coltivazioni senza nuocere agli addetti ai lavori e ai consumatori finali, ma soprattutto che potesse essere messo in commercio e risultare competitivo sul mercato”.
Nel caso del bio-diserbante di Ortolana, tutto è cominciato dalle api. L’idea infatti, maturata dopo anni di sperimentazioni e ricerche, è nata da un’esigenza molto concreta: salvare le api che morivano a causa degli agenti chimici dei diserbanti tradizionali e salvaguardare allo stesso tempo l’agricoltura dagli effetti nocivi delle sostanze. “In Sardegna ci sono moltissimi apicoltori che chiedevano aiuto in quel senso, l’input è arrivato dall’associazione nazionale Città del Miele – racconta l’ideatrice del progetto –. Le api e le farfalle sono le prime a risentire delle conseguenze sui trattamenti del terreno, ma hanno la funzione importantissima di impollinare. Volevamo qualcosa che potesse risolvere il problema senza danneggiare l’equilibrio della natura”.
“Le api e le farfalle sono le prime a risentire delle conseguenze sui trattamenti del terreno, ma hanno la funzione importantissima di impollinare”risultati hanno richiesto ricerche, studi e confronti con altre realtà che hanno collaborato alla realizzazione del prodotto finale, grazie anche alla sinergia creata da Coldiretti tra i vari attori in campo. Si è arrivati così a un mix virtuoso: dall’ingrediente della Malvasia di Bosa delle cantine Silattari alle macchine dell’azienda Cavalli&Cavalli, fino a Marco Cau, il laboratorio Agritettura e naturalmente alla linea Ortolana, che si occupa di agritessili e di produzioni agricole bio.
Fulcro dell’eco-diserbante è la lana di pecora, a cui si aggiungono scarti di olio d’oliva e altri ingredienti come le eccedenze delle lavorazioni vitivinicole e gli estratti dalla pulizia delle arnie, tra cui propoli o miele. Tutti elementi di scarto insomma, in grado di creare insieme un diserbante al cento per cento naturale che svolge la sua funzione non grazie agli agenti chimici, ma attraverso il vapore e il calore.
“Mettendo insieme questi elementi la pianta intrappola il calore e si secca già dopo due giorni dal trattamento. Inoltre le altre sostanze – chiarisce Ducato – favoriscono un effetto prolungato senza creare problemi al suolo o alterare il suo ph”. A seconda della composizione, il bio-diserbante può essere sfruttato per la protezione di orti, vigneti, frutteti e per il trattamento del verde urbano. E tutto, senza inquinare e con la massima sicurezza di dei consumatori e degli agricoltori, che possono utilizzarlo senza mascherine o protezioni, in quanto tutti gli elementi sono naturali. “Non possiamo permetterci di essere uguali agli altri – continua Ducato – la nostra ‘chimica verde’ deve avere migliori prestazioni di quella tradizionale”.
“Non possiamo permetterci di essere uguali agli altri la nostra ‘chimica verde’ deve avere migliori prestazioni di quella tradizionale”
Le performance del nuovo prodotto ideato dal team di imprese e ricercatori hanno già ricevuto apprezzamenti non solo in Italia, ma anche in Francia e perfino negli Stati Uniti. L’eco-diserbante è stato utilizzato con successo per debellare le erbacce che crescevano incontrastate nelle aree urbane di Cagliari: “Il Comune ha provato di tutto, alla fine hanno chiamato noi e sono stati soddisfatti”.
Ma Sardegna e Italia non sono i soli a fare uso del primo diserbante bio al mondo. In Francia i viticoltori, ancora prima di quelli italiani, hanno già fatto incetta del prodotto e negli Usa l’eco-diserbante è impiegato da Gea Group, leader nella coltivazione di piante farmaceutiche, tra cui la pervinca del Madagascar, che serve per la cura della leucemia. Per ora i macchinari modificati ad hoc per il prodotto sono tre, ma il mercato è destinato a crescere insieme agli impieghi del diserbante, come dimostra l’interesse dimostrato in tutto il mondo per l’innovazione. Uno dei prossimi passi sarà quello dell’utilizzo pensato per le famiglie, magari per la coltivazione di piccoli orti casalinghi. Ma è solo l’inizio. “Nel settore c’è ancora molto da fare – conclude Ducato – Noi abbiamo avuto il ruolo di apripista e non ci tiriamo indietro, siamo fiduciosi che si possa andare sempre più avanti in questa direzione”.

tratto da: qui