domenica 21 dicembre 2014

SENZA COMMENTO

BENIGNI, I COMANDAMENTI E IL MIRACOLO DELLA VITA. Il post che segue rispecchia una opinione personale sullo spettacolo di Roberto Benigni sui dieci comandamenti, si può quindi dissentire liberamente, sempre se si hanno delle ragioni valide per farlo e non per partito preso. 

Grazie a Roberto Benigni per aver portato al pubblico televisivo l’immenso lavoro di Don Fabio Rosini sui Dieci Comandamenti.
Intendiamoci subito, ce ne fossero di sacerdoti capaci di essere altrettanto affascinanti e coinvolgenti nel parlare delle cose di Dio!
Così come sarebbe bello vedere la stessa folla attorno a quei sacerdoti che, molto meglio di Benigni, ogni giorno parlano gratuitamente delle cose di Dio. Si, perché ci sono sacerdoti, e non sono pochi, che ti incantano quando li senti parlare.
Tanto di cappello, comunque, a chi è stato in grado di tenere incollati davanti al teleschermo dieci milioni di persone per due sere di seguito, a dimostrazione che è possibile, se si vuole, fare televisione di qualità senza neanche interruzioni pubblicitarie.

Ciò doverosamente premesso, non c’è dubbio che ieri sera, Benigni ha perso un’occasione.
Ha perso l’occasione di attraversare quella linea sottile che separa una verità nascosta da una verità svelata.
Ci è andato molto vicino, ma gli è mancato il coraggio!
5° Comandamento. Non uccidere. Immagino quanti di noi hanno trattenuto il fiato sporgendosi dalla poltrona quando si è chiesto se ci fosse bisogno di un comandamento che ti ordina di non uccidere, e poi ancora quando ha superbamente inchiodato alla realtà di barbarie l'istituto della pena di morte.
Dai Benigni! Non uccidere. Adesso lo dice, abbiamo pensato, ora dirà che l’aborto è la maggior causa di morte al mondo, che ogni anno uccidiamo quasi 50 milioni di bambini nel grembo materno. 
Niente.
Poi ancora ha detto della guerra, delle centinaia di milioni di morti di tutte le guerre, e di nuovo abbiamo creduto che fosse venuto il momento della verità.
Dai Roberto! Non uccidere. Ora stai parlando di crimini contro l’umanità, e qui ci troviamo di fronte al più imponente, silenzioso e infinito genocidio della storia dell’umanità, tuttora in corso, circa un miliardo di esseri umani sterminati negli ultimi quarant’anni.
Dai, dilla questa verità, se non ora quando?

Non l’hai voluta dire la verità, Roberto, non ne hai avuto il coraggio.
L’affascinante, coinvolgente, a tratti anche goliardica scampagnata tra amici non si è trasformato in un pellegrinaggio al santuario della Verità.
Lo show televisivo è rimasto tale.
Caro Benigni, hai usato come meglio non si poteva parole di amore, di fede, di libertà, di miracolo della vita, ma ti è mancato il coraggio dell’ultimo passo, il coraggio della verità. 
Ieri sera hai avuto l’occasione di uscire dalla lordura del “politicamente corretto” dimostrando così che c’era passione e verità in quello che dicevi, ma sei rimasto lì, con il fango della verità non detta appiccicato addosso.
Sarebbe bastata una sola parola, quella parola: ABORTO, e nulla sarebbe più stato come prima.
Ma come Roberto, il miracolo della vita dicevi; ma senza la verità non è più un miracolo quello che hai descritto, il miracolo si riceve e si ringrazia, se una cultura consente di rifiutare il miracolo della vita che nasce nel grembo di una donna, allora non ci crede ai miracoli e se decidiamo per legge che è un miracolo solo dal 90° giorno in poi allora vuol dire che vogliamo obbligare Dio a fare i miracoli solo al tempo in cui lo stabiliamo noi.
Allora vogliamo servirci di Dio per farci i miracoli che ci interessano, solo quando ci interessano.
No Roberto, il miracolo della vita lo è da subito o non lo è mai.
E la tua è stata solo un esibizione apprezzabile di un grande uomo di spettacolo e non un ragionamento veritiero capace di risvegliare coscienze anestetizzate.
BENIGNI, I COMANDAMENTI E IL MIRACOLO DELLA VITA. Il post che segue rispecchia una opinione personale sullo spettacolo di Roberto Benigni sui dieci comandamenti, si può quindi dissentire liberamente, sempre se si hanno delle ragioni valide per farlo e non per partito preso.
Grazie a Roberto Benigni per aver portato al pubblico televisivo l’immenso lavoro di Don Fabio Rosini sui Dieci Comandamenti.
Intendiamoci subito, ce ne fossero di sacerdoti capaci di essere altrettanto affascinanti e coinvolgenti nel parlare delle cose di Dio!
Così come sarebbe bello vedere la stessa folla attorno a quei sacerdoti che, molto meglio di Benigni, ogni giorno parlano gratuitamente delle cose di Dio. Si, perché ci sono sacerdoti, e non sono pochi, che ti incantano quando li senti parlare.
Tanto di cappello, comunque, a chi è stato in grado di tenere incollati davanti al teleschermo dieci milioni di persone per due sere di seguito, a dimostrazione che è possibile, se si vuole, fare televisione di qualità senza neanche interruzioni pubblicitarie.
Ciò doverosamente premesso, non c’è dubbio che ieri sera, Benigni ha perso un’occasione.
Ha perso l’occasione di attraversare quella linea sottile che separa una verità nascosta da una verità svelata.
Ci è andato molto vicino, ma gli è mancato il coraggio!
5° Comandamento. Non uccidere. Immagino quanti di noi hanno trattenuto il fiato sporgendosi dalla poltrona quando si è chiesto se ci fosse bisogno di un comandamento che ti ordina di non uccidere, e poi ancora quando ha superbamente inchiodato alla realtà di barbarie l'istituto della pena di morte.
Dai Benigni! Non uccidere. Adesso lo dice, abbiamo pensato, ora dirà che l’aborto è la maggior causa di morte al mondo, che ogni anno uccidiamo quasi 50 milioni di bambini nel grembo materno.
Niente.
Poi ancora ha detto della guerra, delle centinaia di milioni di morti di tutte le guerre, e di nuovo abbiamo creduto che fosse venuto il momento della verità.
Dai Roberto! Non uccidere. Ora stai parlando di crimini contro l’umanità, e qui ci troviamo di fronte al più imponente, silenzioso e infinito genocidio della storia dell’umanità, tuttora in corso, circa un miliardo di esseri umani sterminati negli ultimi quarant’anni.
Dai, dilla questa verità, se non ora quando?
Non l’hai voluta dire la verità, Roberto, non ne hai avuto il coraggio.
L’affascinante, coinvolgente, a tratti anche goliardica scampagnata tra amici non si è trasformato in un pellegrinaggio al santuario della Verità.
Lo show televisivo è rimasto tale.
Caro Benigni, hai usato come meglio non si poteva parole di amore, di fede, di libertà, di miracolo della vita, ma ti è mancato il coraggio dell’ultimo passo, il coraggio della verità.
Ieri sera hai avuto l’occasione di uscire dalla lordura del “politicamente corretto” dimostrando così che c’era passione e verità in quello che dicevi, ma sei rimasto lì, con il fango della verità non detta appiccicato addosso.
Sarebbe bastata una sola parola, quella parola: ABORTO, e nulla sarebbe più stato come prima.
Ma come Roberto, il miracolo della vita dicevi; ma senza la verità non è più un miracolo quello che hai descritto, il miracolo si riceve e si ringrazia, se una cultura consente di rifiutare il miracolo della vita che nasce nel grembo di una donna, allora non ci crede ai miracoli e se decidiamo per legge che è un miracolo solo dal 90° giorno in poi allora vuol dire che vogliamo obbligare Dio a fare i miracoli solo al tempo in cui lo stabiliamo noi.
Allora vogliamo servirci di Dio per farci i miracoli che ci interessano, solo quando ci interessano.
No Roberto, il miracolo della vita lo è da subito o non lo è mai.
E la tua è stata solo un esibizione apprezzabile di un grande uomo di spettacolo
e non un ragionamento veritiero capace di risvegliare coscienze anestetizzate.
 

Senza commenti aggiunti è tratto da Istruzione Cattolica
 

martedì 16 dicembre 2014

SANTO NATALE

Arriva il Natale, da oggi cominciamo a sentire nell'aria l'attesa, partecipando con devozione alla Novena Natalizia ci prepariamo spiritualmente alla Venuta del Signore. Questo periodo rievoca dentro di me antichi ricordi, i ricordi di un bambino che aspetta il Natale con ansia, la letterina, il Presepe, l'albero, il profumo degli agrumi freschi, i racconti attorno al fuoco acceso, il calore della famiglia, e la musica natalizia, il Natale da sempre ha le sue musiche, ogni paese ha le sue musiche natalizie, sembra quasi che Gesù ami nascere ogni anno immerso nell'amore e nella musica, pensate a quanta musica natalizia esiste, pensate al Natale senza musica, è impossibile. Orchestre, cori, bande, gruppi di ogni genere nel periodo natalizio si scatenano in un turbinio di concerti, nelle piazze, nelle chiese, nei teatri di tutto il mondo.............Dio ama la musica, Dio vuole che viviamo con la musica, Dio vuole per noi la musica......è una certezza!!!...........

mercoledì 10 dicembre 2014

SANTA BARBARA

Il quattro dicembre Senorbì ha festeggiato la sua patrona, Santa Barbara. Processione per le vie del paese e Santa Messa celebrata da padre Andrea Conti, senorbiese. Alla fine della funzione, fuochi d'artificio e questo bellissimo spettacolo che sta  illuminando in questi giorni pre-natalizi l'intera Chiesa Parrocchiale............a dir poco splendida!!! 

venerdì 5 dicembre 2014

HOCKEY CLUB SUELLI

Hc Suelli
 
 

 Ultimamente ho avuto poco tempo per scrivere sul Blog, sono impegnato a scrivere qui, nel Gruppo di Facebook HC SUELLI FANS CLUB. Ho creato questo spazio per cercare il più possibile di dare visibilità a questi ragazzi. L'Hockey Club Suelli è una squadra di hockey su prato composta da due compagini, una maschile che milita nel campionato nazionale di serie A1 allenata dal Mister Andrea Pisano e una femminile che partecipa al campionato di serie A2 allenata dal Mister Alessandro Giglio.   Suelli è un  paese della provincia di Cagliari che conta circa mille anime e questa squadra rappresenta un vero miracolo sportivo. Certamente è fondamentale l'impegno dello staff dirigenziale che in questi ultimi ventisei anni ha saputo portare avanti, anche grazie ai contributi regionali, questa bella realtà. Sotto la guida di Alessandro Giglio (capitano della squadra di A1)  e Fabio Vargiu (capo cannoniere del Suelli in questa stagione) i giovani  si allenano per tre volte a settimana con l'obiettivo di acquisire le capacità tecniche e la preparazione atletica necessaria per poter ambire   alla serie A. Oltre alla componente sportiva Hc Suelli è una scuola di vita, è un gruppo di amici, è un ambiente in cui i nostri figli possono crescere serenamente divertendosi e allo stesso tempo acquisendo la disciplina tipica degli sport di squadra dove è fondamentale lo spirito agonistico ma si sopravvive aiutandosi  fisicamente e moralmente gli uni con gli altri. Ci tengo a sottolineare inoltre che tutto questo Hc Suelli lo fa GRATIS, nessun contributo economico sinora è stato chiesto alle famiglie. I ragazzi meritano più visibilità, sono atleti che spendono il loro tempo libero allenandosi e portano in giro per l'Italia e per l'Europa il nome di Suelli  rappresentando l'intera isola, sulla maglia hanno i quattro mori.  A febbraio prossimo ci saranno i campionati mondiali di hockey su prato in California e tra i protagonisti ci sarà anche un giovane di Suelli, Andrea Vargiu, Difensore centrale di Hc Suelli e della Nazionale Italiana di Hockey su prato. Quindi per chi non conoscesse ancora questo sport, internet può aiutare, provate, ne rimarrete affascinati!!!.....e soprattutto se non lo avete ancora fatto, seguite HC SUELLI, lo potete fare su internet o nei campi sportivi di tutta Italia!!!.......Forza HC SUELLI continua a stupirci!!!
maglia




Andrea Vargiu

Cap. Alessandro Giglio

Due ragazze Hc Suelli

Fabio Vargiu


 


 

giovedì 27 novembre 2014

AUTUNNO

 
In questa estate infinita, l'autunno è la stagione che manca. Ancora pochi giorni è sarà inverno ma in Sardegna i riscaldamenti sono spenti, i focolari solo cupi  e affumicati angoli di tristezza, di castagne solo il desiderio, non fa freddo e gli agrumi ancora sono verdognoli, giusto qualche melagrana spaccata dal caldo e per il resto l'unico segno di autunno sono le giornate corte, non cadono più neanche le foglie dagli alberi....che anno strano!!!.....e si l'autunno è il grande assente per cui ascoltiamoci questa bella versione di Autumn Leaves suonata dal grandissimo Stan Getz... trasmette autunno musicale e spirituale.......bellissimo!!!

martedì 25 novembre 2014

SUBLIME......



Il magnifico Mourice Andre in una interpretazione del concerto per tromba e orchestra di Franz Joseph Haydn....... sublime!!!  
 
 
 

mercoledì 19 novembre 2014

UN TRISTE VIAGGIO

 
 
 
 
Siamo reduci da un triste viaggio, inaspettato, sgradito. Mercoledì 12 novembre a soli settantun anni è stato chiamato dal Signore il caro Zio Paolo. Una vita spesa per la famiglia, una vita fatta di emigrazione, di fabbrica, di sacrifici infiniti, di nostalgia per il suo amato paese, per la sua amata isola, una vita dedicata alla sua sposa, ai suoi figli, ai suoi nipoti.  Un uomo buono ci ha lasciati, un uomo devoto al Signore, non perdeva una Santa Messa, un uomo amato dai suoi amici. Durante la veglia di preghiera, il sacerdote della parrocchia SS Nome di Maria, nel quartiere Città Giardino a Torino, ha usato parole di grande significato, ha descritto zio Paolo come una persona che amava Dio e il suo prossimo,  un cristiano dovrebbe ambire  a questo. Tante persone hanno accompagnato zio Paolo nel suo ultimo viaggio. Una chiesa gremita e tutti erano in lacrime. E' stato veramente un triste viaggio. La famiglia si è riunita, eravamo tutti presenti, zio Paolo ci teneva molto. La famiglia adesso ha un angelo in più......proteggi la tua famiglia da Lassù, noi non ti dimenticheremo mai e pregheremo per te......saluta e abbraccia nonno Luigino e nonna Adelina e digli che la famiglia è unita, come loro desideravano....ciao zio!!!

sabato 8 novembre 2014

FINITO!!!

 
Anche quest'anno, dopo dieci giorni di duro lavoro in solitario ho finito la raccolta delle olive e ho prodotto ben 65 litri di purissimo olio extravergine d'oliva per il benessere mio e della mia famiglia. Sono stati dieci giorni di fatica, accompagnato da un bel clima mite con bellissime giornate di sole, (mi sono anche abbronzato!!) immerso nella natura, solo, in aperta campagna, accompagnato da suoni meravigliosi  e dall'aria pura, faticoso per il fisico ma rigenerante per lo spirito. Il risultato come sempre è sconvolgente e appagante, vedere il nostro nuovo contenitore per olio, in acciaio inox, pieno sino all'orlo.... non ha prezzo. Un bel colore verde intenso per via delle olive non ancora mature, un gusto forte e dolce allo stesso tempo, un profumo estasiante!!!....che soddisfazione!!!....anche quest'anno ringrazio Dio per avermi concesso il vigore fisico e la buona volontà e  Signora Luisa che  generosamente mi ha  offerto le sue piante a mezzadria!!!....grazie e attrus'annus cun' salludi!!!

domenica 26 ottobre 2014

UN SABATO SPECIALE

Sabato 18 ottobre è stata una giornata molto speciale per noi ma soprattutto per Emiliano. E' stato convocato per partecipare alla gara  del campionato di Serie A1 di Hockey su prato HC ROMA - HC SUELLI. Prima trasferta oltremare con la sua squadra, partenza all'alba, arrivo all' EurRoma Hockey Stadium, partita e........con grande sorpresa per tutti (lui compreso) primo goal in serie A!!!.......ne hanno parlato tutte le testate giornalistiche online e domenica ha pubblicato un articolo con il suo nome persino il quotidiano sardo "L'Unione Sarda". Ha fatto notizia aver segnato un goal in serie A a soli quattordici anni. Abbiamo esultato tutti, lui era ed è felicissimo, è stata una grande soddisfazione!!!......penso che le bellissime foto scattate dal mio carissimo amico Alessandro Tomasselli parlino da sole!!!
 
 
 
 
 

martedì 21 ottobre 2014

Pubblico questa bellissima e VERA descrizione dei sardi, ironica ma non troppo.

tratto da sardegnaremix.com

ECCO LE 10 COSE CHE VI CONSIGLIAMO DI NON FARE MAI IN SARDEGNA




L’abbiamo detto mille volte: la Sardegna è un Universo a parte. Meravigliosa, distesa al centro del Mediterraneo, abitata da persone che possono dare tutto, senza pretendere nulla in cambio, ma che possono essere molto orgogliose e persino offendersi quando sentono una mancanza di rispetto nei loro confronti. Ecco allora che abbiamo deciso di pubblicare un breve vademecum – chiaramente molto ironico – ad uso e consumo soprattutto dei “Continentali” sulle 10 cose da non fare in Sardegna

1 – NON INIZIATE O FINITE OGNI FRASE CON AJO’ 

Questa prima regola è molto importante. Mettetevi in testa che NON SAPETE PARLARE IL SARDO e che dire “ajò” non significa saper parlare il sardo. Vi assicuriamo che dirlo in continuazione non vi fa sembrare più simpatici ai nostri occhi, anzi spesso ci sembrate dei veri e propri deficienti. Quindi, se proprio non potete fare a meno, ditevelo fra di voi, ma non urlatelo a un sardo. Ok?

2 – MAI RIFIUTARE DA BERE IN SARDEGNA

Questa regola vale soprattutto nel Nuorese e in Barbagia. Se ti offrono da bere MAI E POI MAI devi dire di no, sarebbe un’offesa. Quindi bevete e, se continuano ad offrirvi da bere, bevete ancora. Un mirto? Unu fil’e ferru? Un buon vinello? L’importante è continuare a bere. Così siamo tutti più allegri e facciamo amicizia prima. 

3 – NON DITE MAI CHE LA SARDEGNA E’ MERAVIGLIOSA E NON CAPITE PERCHÉ’ TANTI SARDI VANNO VIA DALL’ISOLA

Potreste veramente ricevere insulti a non finire per una frase del genere. Ok, spesso venite da città grigie e fredde, vi piace da morire la Sardegna, ma vi assicuriamo che questo non è proprio il modo migliore per farlo capire ai sardi. Soprattutto, non offendete la vostra (e la nostra) intelligenza con una frase del genere. Ci siamo capiti, vero? ;)

4 – NON FATE I SACCENTI CON I SARDI 

Un consiglio? Non fate mai i saccenti coi sardi. Siamo un popolo di gente istruita, leggiamo molto (sarà perché viviamo in un’Isola e ci piace evadere?), facciamo anche molto. Quindi non pensate di parlare facendo i “maestrini”, perché i sardi – anche quelli che a prima vista sembrano “capre ignoranti” – potrebbero rispondervi a tono e farvi tacere all’istante. 

5 – NON DITE MAI CHE L’ICHNUSA NON E’ UNA BUONA BIRRA

Se ci tenete alla vostra pellaccia non azzardatevi mai a dire che la birra Ichnusa non è una delle birre più buone che avete mai bevuto. Toccare l’Ichnusa a un sardo è un po’ come offendere i suoi genitori. Quindi anche se la trovate scialba, leggerina o appena accettabile, Dio ve ne scampi dal dirlo a voce alta. Potreste incorrere nell’ira funesta dei sardi, giovani e vecchi tutti uniti nel difendere la Quattro Mori più amata…che poi appartenga a un’azienda estera e che di sardo ormai abbia solo in nome quello è un altro discorso.

6 – NON DITE MAI CHE GRADITE UN PICCOLO SPUNTINO

Se per voi che venite dal mare lo spuntino è mettere in pancia qualcosa di leggero (o al massimo un panino), ebbene siate consapevoli che in Sardegna il significato non è quello. Lo spuntino nella nostra Isola potrebbe trasformarsi in un super pranzo che nulla ha da invidiare ai migliori matrimoni. Non dite mai a un sardo che volete fare uno spuntino, potreste dover passare le due ore successive a mangiare come se non ci fosse un domani.

7 – NON CERCARE DI ATTRAVERSARE UN GREGGE

Se vi capita di essere in macchina e un gregge di pecore attraversa la strada, vi consigliamo di non tentare nemmeno lontanamente di provare a passarci in mezzo a passo d’uomo, anche se le pecore sembrano non finire più. I pastori di solito non gradiscono questo comportamento e vi potrebbero apostrofare con simpatici epiteti nostrani (fra i quali il più leggero sarebbe “Su cunn’e mamma rua”).

8 – NON SFIDARE MAI UN SARDO A FARE QUALCOSA (POTRESTE RESTARE SORPRESI)

Noi sardi siamo un popolo decisamente orgoglioso. Sfidare un sardo verace a fare qualcosa – spesso anche pericolosa – è già una sfida accettata. Noi siamo così, un popolo di gente cocciuta (anche invidiosa a volte), che malamente sopporta che qualcuno gli dica che non sa fare una cosa. Le conseguenze di queste sfide  poi potrebbero essere anche comiche (o tragicomiche)… 

9 – NON PRENDERE TROPPO SUL SERIO QUELLO CHE TI DICE UN SARDO 

Questo è un articolo ironico naturalmente. L’ironia in Sardegna è insita nel DNA dei suoi abitanti. Quando un sardo vi dice qualcosa, anche se sembra serio (e a volte quasi ostile) spesso vi sta solo prendendo ironicamente in giro. Ergo, non prendetelo troppo sul serio, magari rispondete a tono – questo un sardo vero lo apprezza!! – ma per favore, non offendetevi! Un sorriso e una bella bevuta risolveranno tutto.

10 – NON LEGATEVI TROPPO ALLA SARDEGNA E AI SARDI

Questo è il consiglio più importante. Lo diciamo per voi, credeteci. Non legatevi alla Sardegna, non affezionatevi ai sardi, non lasciate il vostro cuore nelle nostre spiagge o nel nostro mare. Potrebbe diventare veramente una malattia incurabile. Perché quando la Sardegna e i suoi abitanti ti entrano dentro poi non ti lasciano più andare via. E non potete farci nulla, è già troppo tardi…non potete più fare a meno di questa Isola. 

mercoledì 15 ottobre 2014

QUALI SONO LE COSE IMPORTANTI?

 
 
Accendo la tv, leggo i giornali, vedo su internet catastrofi di ogni genere, dall'emergenza Ebola, alle guerre in medio oriente con Isis che minaccia la vita e la libertà del mondo intero, la povertà dilagante che costringe milioni di famiglie a sopravvivere a stento, ogni genere di calamità naturali e artificiali, morti a destra e a manca, bambini sfruttati e violati senza vergogna, suicidi, padri di famiglia che dormono sotto i ponti,  ogni altro genere di disgrazia possibile e immaginabile e i nostri governati a cosa pensano?........AI MATRIMONI GAY!!!...ma dico, ci saranno cose più importanti al mondo?....pare che in questo periodo storico l'unica piaga dell'umanità sia il fatto che uomini e uomini non si possono sposare, due donne non possano adottare bambini, i "diritti"  del 2-3% della popolazione non sono  riconosciuti!!!....ma stiamo scherzando?.......io non ho niente contro i gay, nel senso che non mi interessano i gusti sessuali altrui.......ma per favore non rompete le scatole con questi pseudo diritti. Ormai pare che non ci sia nulla di più importante al mondo. Sino a quando il genere umano, non ritroverà il senno e non ricomincerà a vivere secondo le leggi di Dio il mondo andrà sempre peggio. Vorrei dire a chi ci governa che abbiamo cose più importanti a cui pensare, che Dio ci ha fatti maschio e femmina, non è un caso! Che la famiglia è una cosa ben precisa, non c'è  nulla da inventare con una legge! Che se dovessimo diventare tutti gay, il mondo finirebbe molto presto e poi......non ci sarebbe più nessuno a votarvi!!!....sveglia signori!!!....quello non è il futuro! è l'inferno!!!

venerdì 10 ottobre 2014

MIGLIORARE IL MONDO

 
Nella vita abbiamo una grandissima responsabilità, lasciare ai nostri figli un mondo migliore. Posso affermare con una certa sicurezza, almeno per quanto riguarda la mia generazione, che stiamo fallendo alla grande. Siamo arrivati una quarantina di anni fa, la vita era più semplice, ci si accontentava di poco, è vero, c'era meno tecnologia, ma ci si voleva bene. Nei paesi dove sono cresciuto ci si aiutava a vicenda, si arrivava persino al "prestito" di due uova, se si faceva un dolce in casa veniva subito condiviso con il "vicinato", e sin qui i semplici segni di amore che sono completamente spariti. Andiamo a vedere le cose "grandi": la mamma!...la mamma faceva la mamma e basta, cresceva quasi sempre da sola i figli educandoli al rispetto e all'onestà (quasi sempre), oggi, oggi se la mamma non lavora anche fuori casa, spesso non si può tirare avanti e a volte la famiglia ne risente e il tutto ricade sulla società del futuro. La famiglia!....quarant'anni fa avere un amico con genitori separati era come vivere una puntata del telefilm della serie "Dallas", era rarissimo!!!...oggi è quasi normale!!!....senza considerare che non si sposa più nessuno e chi lo fa, si sposa alla mia età attuale, dopo vent'anni di convivenza. L'aborto...non se ne conosceva neanche il significato...oggi....uccidere un essere umano è considerato un diritto!!!......vedere due persone dello stesso sesso baciarsi o atteggiarsi era scandaloso (in realtà nessuno quarant'anni fa li ha mai visti)....oggi....se non sei gay....non vai da nessuna parte !!!...(dicono loro). Dio!!!.......ma credi ancora in queste cose?......caliamo un velo pietoso!.......
Cresciamo i nostri figli cercando di lasciare il mondo almeno come lo abbiamo trovato, ma per loro è molto dura, si trovano nelle aule scolastiche soli contro tutti  a difendere Dio e le sue leggi, soli contro tutti a difendere Dio e la vita che viene da Dio, a difendere la famiglia e la sua esistenza come Dio l'aveva pensata. I miei figli si inginocchiano davanti a Dio, senza vergogna, senza esitazioni, tra venti, trenta coetanei in piedi, i miei figli si inginocchiano, credetemi se vi dico però che noi non obblighiamo i nostri figli a pensarla come noi, noi cerchiamo di vivere così, cerchiamo di lasciare il mondo come lo abbiamo trovato quarant'anni fa e ci impegniamo a migliorarlo. Solo vivendo in armonia con Dio possiamo migliorare il mondo......non è difficile capire il motivo del nostro grandissimo fallimento....basta farsi un esame di coscienza!!!

domenica 5 ottobre 2014

OGGI, CINQUE OTTOBRE 2014

Signore ti ringraziamo d’averci dato l’amore 

Ci hai pensato insieme prima del tempo, e fin da allora ci hai amati così, l'uno accanto all'altro.
Il nostro amore è nato dal tuo, immenso, infinito. Che esso resti sempre espressione genuina del tuo, senza che il gusto intenso di sentirsi vicini attenui il sapore della tua presenza fra noi, e senza che il reciproco godimento delle cose belle che sono in noi ci allontani dal fascino della tua amicizia. Se per errore o per un malinteso affetto un giorno ci allontanassimo da te, fa che il vuoto e lo squallore esasperanti della tua assenza ci scuotano profondamente e ci riportino alla ricerca immediata del tuo volto. Signore, che tutto di noi conosci, fà che apprendiamo noi pure l'arte di conoscerci profondamente; donaci il coraggio di comunicarci integralmente le nostre aspirazioni, gli ideali, i limiti stessi del nostro agire.
Che le piccole inevitabili asprezze dell'indole, i fugaci malintesi, gli imprevisti e le indisposizioni non compromettano mai ciò che ci unisce, ma incontrino, invece, una cortese e generosa volontà di comprenderci.
Dona, Signore, a ciascuno di noi gioiosa fantasia per creare ogni giorno nuove espressioni di rispetto e di premurosa tenerezza; e fà che nella vita coniugale, continui quest'arte creatrice d'affetto, che, sola, ci riporterà all'incontro continuo con te che sei l'Amore, da cui il nostro si è staccato come una piccola scintilla. Amen

sabato 4 ottobre 2014

CAMPIONATO ITALIANO A1 - HOCKEY SU PRATO




 
 
Oggi, 4 ottobre 2014, a soli 14 anni, Emiliano ha fatto il suo esordio nel Campionato Italiano serie A1 di Hockey su Prato.  La gara odierna vedeva fronteggiarsi  HC Suelli e  Tevere Roma, purtroppo l'inizio non è stato fortunato, una sconfitta per 4-0 a nostro discapito, ma ci sarà tempo per crescere e ci sarà tempo per festeggiare tante vittorie. Pochi minuti in campo ma molto emozionanti per Emiliano e per noi. Speriamo sia la prima partita di una brillante carriera e l'inizio di tante soddisfazioni.

martedì 23 settembre 2014

23 SETTEMBRE - UN EROE CRISTIANO

 
Salvo D'Acquisto (Napoli, 15 ottobre 1920Torre di Palidoro, 23 settembre 1943) è stato un vice brigadiere dei Carabinieri, insignito di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria per i fatti del 23 settembre 1943 che lo videro eroico protagonista
 
 
Salvo D'Acquisto nacque a Napoli, a Villa Alba, un edificio di 4 piani in via San Gennaro nel rione Antignano. Fu primogenito di cinque figli in una famiglia profondamente cristiana. Frequentò la scuola d'infanzia presso le salesiane Figlie di Maria Ausiliatrice di via Alvino nel quartiere Vomero e successivamente il Liceo Vico.
Si arruolò giovanissimo nei Carabinieri come volontario il 15 agosto 1939, frequentando la Scuola Allievi fino al 15 gennaio 1940. Nuovamente volontario, partì per la Libia con la 608ª Sezione Carabinieri, presso Tripoli, a pochi mesi dall'inizio della seconda guerra mondiale, per l'esattezza il 23 novembre 1940; dopo essere rimasto ferito a una gamba, restò con il suo reparto in zona d'operazioni, sinché non contrasse una febbre malarica. Rientrò poi in Italia per frequentare dal 13 settembre 1942 la Scuola Allievi Sottufficiali Carabinieri di Firenze e diventare sottufficiale il 15 dicembre successivo. Uscitone appunto col grado di vice brigadiere, fu destinato alla stazione dei Carabinieri di Torrimpietra, all'epoca una zona rurale extraurbana a qualche decina di chilometri da Roma, lungo la via Aurelia, oggi frazione del comune di Fiumicino.
Dopo il proclama Badoglio, un reparto di truppe tedesche delle SS si era accasermato presso alcune vecchie postazioni precedentemente in uso alla Guardia di Finanza, nelle vicinanze della località Torre di Palidoro, che rientrava nella giurisdizione territoriale della stazione Carabinieri di Torrimpietra. Qui, il 22 settembre, alcuni soldati tedeschi che ispezionavano casse di munizioni abbandonate furono investiti dall'esplosione di una bomba a mano, probabilmente per imperizia nel maneggio degli ordigni. Due dei soldati morirono e altri due rimasero feriti.
Il comandante del reparto tedesco attribuì la responsabilità dell'accaduto ad anonimi attentatori locali e richiese la collaborazione dei Carabinieri della locale stazione, temporaneamente comandata da Salvo D'Acquisto per l'assenza del maresciallo comandante: minacciarono la rappresaglia se entro l'alba non fossero stati trovati i colpevoli. La mattina seguente, D'Acquisto, assunte alcune informazioni, provò a ribattere che l'accaduto era da considerarsi un caso fortuito, un incidente privo di autori, ma le SS insistettero sulla loro versione e richiesero la rappresaglia, ai sensi di un'ordinanza emanata dal feldmaresciallo Kesselring pochi giorni prima
 
 
Il 23 settembre furono dunque eseguiti dei rastrellamenti e catturate 22 persone scelte a caso fra gli abitanti della zona. Lo stesso D'Acquisto fu forzatamente prelevato dalla caserma, da parte di una squadra armata di SS, e fu condotto nella piazza principale di Palidoro, dove erano stati radunati gli ostaggi. Fu tenuto un sommario "interrogatorio", nel corso del quale tutti gli ostaggi si dichiararono ovviamente innocenti. Nella piazza venne anche condotto un altro abitante ritenuto un carabiniere, Angelo Amadio, che sarà l'ultimo testimone del sacrificio del brigadiere.
Nuovamente richiesto di indicare i nomi dei responsabili, D'Acquisto ribadì che non ve ne potevano essere, perché l'esplosione era stata accidentale, gli ostaggi e gli altri abitanti della zona erano dunque tutti quanti innocenti. Durante l'interrogatorio dei rastrellati, il sottufficiale fu tenuto separato nella piazza, sotto stretta sorveglianza da parte dai soldati tedeschi e, "quantunque malmenato e a volta anche bastonato dai suoi guardiani, il D'Acquisto serbò un contegno calmo e dignitoso", come ebbe a riferire in seguito Wanda Baglioni, una testimone oculare.
Gli ostaggi e D'Acquisto vennero quindi trasferiti fuori dal paese. Agli ostaggi furono fornite delle vanghe e furono costretti a scavare una grande fossa comune nelle vicinanze della Torre di Palidoro, per la ormai prossima loro fucilazione. Le operazioni di scavo si protrassero per alcune ore; quando furono concluse fu chiaro che le SS avrebbero davvero messo in atto la loro terribile minaccia.
A quel punto, secondo la testimonianza di Angelo Amadio:
« all'ultimo momento, però, contro ogni nostra aspettativa, fummo tutti rilasciati eccetto il vicebrigadiere D'Acquisto. ... Ci eravamo già rassegnati al nostro destino, quando il sottufficiale parlamentò con un ufficiale tedesco a mezzo dell'interprete. Cosa disse il D'Acquisto all'ufficiale in parola non c'è dato di conoscere. Sta di fatto che dopo poco fummo tutti rilasciati: io fui l'ultimo ad allontanarmi da detta località. »
 
Amadio infatti era creduto dai tedeschi un carabiniere e pertanto inizialmente ritennero di trattenerlo per farlo assistere alla esecuzione. Evidentemente, Salvo D'Acquisto si era autoaccusato del presunto attentato, addossandosi la sola responsabilità dell'accaduto e chiese l'immediata liberazione dei rastrellati.
 
 
I 22 prigionieri furono lasciati liberi e immediatamente si diedero alla fuga, lasciando il sottufficiale italiano già dentro alla fossa, dinanzi al plotone d'esecuzione. Alla fuga si unì immediatamente dopo Amadio, quando riuscì a dimostrare, presentando i suoi documenti, che in realtà era un operaio delle ferrovie e non un carabiniere. Come raccontò nella sua testimonianza resa nel 1957, fece in tempo però mentre correva, a sentire il grido "Viva l'Italia" lanciato dal carabiniere, seguito subito dopo dalla scarica di un'arma automatica che portava a termine l'esecuzione. Si girò e vide un ulteriore colpo sparato da un graduato tedesco al corpo già riverso per terra. Vide i soldati ricoprire il corpo con il terriccio, spostandolo con i piedi. Il comportamento del militare aveva infatti colpito le stesse SS, che il giorno dopo, secondo quanto riferito nella testimonianza della Baglioni, le riferirono: "Il vostro Brigadiere è morto da eroe. Impassibile anche di fronte alla morte."
Salvo D'Acquisto fu fucilato all'età di nemmeno 23 anni. Le sue spoglie sono conservate nella prima cappella sulla sinistra, adiacente all'ingresso, della Basilica di Santa Chiara di Napoli.
 
Nel 1983 fu annunciato da S.E. Mons. Gaetano Bonicelli l'apertura presso l'Ordinariato militare di una causa di canonizzazione e conseguentemente al sottufficiale attualmente è assegnato dalla Chiesa il titolo di Servo di Dio. L'apertura del processo canonico di beatificazione di Salvo D'Acquisto avvenne il 4 novembre 1983 e si concluse il 25 novembre 1991 con la conseguente trasmissione degli atti alla Congregazione delle Cause dei Santi. La sua figura fu ricordata dal papa Giovanni Paolo II, che in un discorso ai Carabinieri del 26 febbraio 2001 ebbe a dire:
« La storia dell'Arma dei Carabinieri dimostra che si può raggiungere la vetta della santità nell'adempimento fedele e generoso dei doveri del proprio Stato. Penso, qui, al vostro collega, il vice-brigadiere Salvo D'Acquisto, medaglia d'oro al valore militare, del quale è in corso la causa di beatificazione. »
 

mercoledì 17 settembre 2014

GIORNI FATICOSI

Finalmente trovo il tempo di scrivere qualche riga..............
 
Sono stati giorni faticosi quelli appena trascorsi, eravamo alle prese con un ondata di "indipendentismo" senza precedenti, centinaia di sardi, sulla scia scozzese, si riversano sulle strade e contestano animatamente chiedendo la chiusura delle Basi militari italiane sull'isola e la restituzione delle terre alla Regione. In realtà questi episodi si sono sempre verificati ma in questo periodo, grazie al contributo della stampa locale chiaramente di parte, sono divenuti un po più intensi. La Sardegna è un isola e da sempre rivendica l'indipendenza come Nazione. Queste organizzazioni però, a mio parere, non offrono una reale alternativa alla situazione attuale. Non vogliono le Basi, il turismo è in mano a pochi imprenditori arabi, russi, inglesi e se va bene c'è qualche milanese, perché a quel sardo il turista da fastidio, l'industria non esiste, l'agricoltura è sotto pagata e spedire il prodotto in continente costa per cui non siamo competitivi, il costo dei trasporti è alle stelle, non abbiamo risorse naturali se non i giacimenti di carbone più grandi del mondo, ma anche quello inquina per cui le miniere sono chiuse da decenni......quindi?....cosa voglia fare?......staremmo a vedere!!
Ben diversa è la situazione scozzese, basta dire che hanno il 60% dei giacimenti di petrolio e gas naturale d'Europa, vivono di turismo sfruttando i tre, quattro mesi di luce estivi.....mi auguro che i sardi sappiano fare le scelte giuste,  nel frattempo............ in trincea!!!!

giovedì 4 settembre 2014

EUROPA?

Foto


Questa è una mappa europea che evidenzia più che mai che un Europa unita non potrà mai esserci. Differenze culturali, linguistiche, politiche, storiche, religiose profondissime, se non odio tra i popoli che compongono questa "Unione Europea".
E' pur vero che non sono i popoli ad aver deciso questa unione, alle persone non è stato chiesto il parere circa l'uso di un unica moneta, non è stato chiesto il parere su nulla che riguardasse l'Europa. Pensiamo alle tonnellate di arance siciliane al macero, alle tonnellate di latte buttato via,  alle multe che l'Italia paga ogni anno per "troppa" produzione di questo o di quel prodotto. Abbiamo la più grande cultura e produzione agro-gastronomica e vitti-vinicola al mondo, ma questo non piace all'Europa, quindi.....buttiamo via i nostri prodotti e acquistiamo la stessa merce dal Marocco, o dalla Cina, all'Europa conviene così...il tutto naturalmente con il benestare dei nostri governanti, non del popolo. L'Europa della tolleranza etnica.....purchè l'invasione rimanga in Italia naturalmente.......A me francamente sembra che questa Europa non sia per tutti conveniente. Si sbandiera ai quattro venti la democrazia, perché non si chiede al popolo europeo cosa pensa di questa unione forzata. Non c'è il rispetto dell'essere umano, le cose si decidono a tavolino in base agli interessi economici, manca l'umanità in questa Europa. Sono sicuro che la gente non vuole questa Europa, non l'ha mai voluta e se dovesse esserci mai un referendum in tal senso penso che l'Europa vera sarà quella che vedete in questa mappa, fatta dai popoli, dalle tradizioni, dalle lingue, dall'enorme cultura che ogni singola zona custodisce e difende gelosamente. Solo rispettando queste diversità si potrà avere una grande Europa. Dio non ci ha creato tutti uguali, ma tutti diversi, ognuno con le sue qualità..... 

sabato 23 agosto 2014

BELLA VACANZA

Tra il 14 e il 17 agosto siamo stati, io e la mia famiglia, all'estremo nord dell'isola, a Castelsardo, sulle Bocche di Bonifacio. Un castello arroccato a strapiombo sul mare e un borgo medievale incantevole fanno di questo posto un antico angolo ricco di storia e paesaggi mozzafiato. Gli indigeni sono persone molto calorose e accoglienti, la cucina, prevalentemente a base di pesce, è ottima. Il giorno 14 abbiamo assistito ad uno splendido spettacolo folkloristico con la partecipazione di alcuni gruppi provenienti da diverse parti del  mondo, ci hanno colpito in particolare i ragazzi sudafricani con  i loro canti e balli tribali e gli argentini con il tango. Il giorno 15 la mattina Santa Messa dell'Assunta in cattedrale con processione nelle strettissime stradine del borgo e la sera concerto in piazza con l'artista sardo Piero Marras. Il giorno 16 Santa Messa e  serata spagnola, il giorno 17 mattinata di shopping e poi in viaggio verso casa. Nei ritagli siamo stati anche in spiaggia, mare in burrasca e l'immancabile vento di maestrale. 
 
In questo video il succo della breve ma piacevolissima vacanza con la mia splendida famigliola!!!
 
 
 

martedì 19 agosto 2014

PERLE DI SARDEGNA

 
Questa immagine è ormai diventata parte integrante della mia Isola, da diversi anni i fenicotteri rosa nidificano in Sardegna. Zone acquitrinose che in alcuni periodi dell'anno diventano enormi distese rosa in movimento, non è raro vederli solcare i cieli di Cagliari in formazione V, studiosi e fotografi da tutto il mondo vengono per ammirare questo spettacolare evento. Lo stagno di Molentargius a Cagliari, le lagune di Oristano, le zone umide di Orosei e di Alghero fanno da sfondo e vedono nascere mediamente 1500-2000 nuovi esemplari all'anno.
Un'altra meravigliosa perla contenuta in questo angolo di paradiso.
 
 

lunedì 11 agosto 2014

ITALIA CRISTIANA

Ho trovato per caso la pagina del partito politico Italia Cristiana,  leggendo il programma, sembra rispecchi effettivamente i principi di vita cristiani, però ho imparato a diffidare della Politica italiana in genere e vorrei approfondire l'argomento sentendo autorevoli pareri.
 
Sarebbe bello vedere una rinascita dell'Italia basata sugli insegnamenti del Vangelo. Sarebbe bello vedere al servizio degli italiani un manipolo di servi cristiani, un gruppo di persone colte, in grado, nel rispetto della vita, di ridare speranza ai cittadini. Persone che mettano al primo posto l'Essere Umano e non gli interessi personali o gli interessi di lobby massoniche globali al servizio di satana.
Spero proprio che sia la volta buona, spero che il Signore esaudisca le preghiere di milioni di persone che non ne possono più di banche, massoni, aborto, eutanasia, gay, devianza di ogni genere, invasioni islamiche silenziose  che pretendono di governare il mondo seguendo i consigli del maligno.