venerdì 29 marzo 2013

SILENZIO

                               
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martedì 26 marzo 2013

VIVA L'ITALIA

La vicenda dei nostri marinai è lo specchio di questa povera Italia. Due soldati al servizio della Patria abbandonati a se stessi. Un pasticcio tutto nostro. Come sempre regole approssimative che possono, all'occorrenza, essere usate a discrezione e a piacimento di questa o quella parte. E' lo specchio di come la nostra Patria si allo sfascio. Forze Armate e Forze di Polizia sottoposti a mille sacrifici e a mille regole ma trattati come semplici dipendenti pubblici. Le Forze di polizia stanno raggiungendo livelli ridicoli, ormai a difesa del cittadino sono rimasti solo i cinquantenni e le prospettive sono in peggioramento. Avamposti senza mezzi e senza risorse, riferimento per il cittadino e a volte unico baluardo di legalità in molte zone d'Italia, ma nonostante i sacrifici a volte veramente insopportabili per il personale ma sopratutto per le famiglie, siamo quasi alla fine. Si fanno le collette per la carta e si limita all'essenziale l'uso degli strumenti operativi a discapito dell'efficienza e delle risposte che gli italiani si aspettano in relazione alle tasse che pagano. Poi, abbandoniamo a se stessi due Italiani, in un paese del terzo mondo ove vige la pena di morte. E' a dir poco scandaloso. Non so se i due Marò sono colpevoli o innocenti e non sta a me giudicarli, ma sono Italiani, Italiani capito!! Ci sono Paesi che per un solo soldato prigioniero hanno scatenato la guerra, ci sono Italiani che per salvare altri Italiani rischiano la vita tutti i giorni, ci sono Italiani che hanno perso la vita per salvare altri Italiani!!
Cari politici, questa è l'Italia che volete??
 
 

giovedì 21 marzo 2013

CIAO CAMPIONE

 
Addio Pietro Mennea, la Freccia del Sud.

 

 Ex velocista azzurro, 61 anni, per anni primatista mondiale dei 200 metri.

Roma, 21 marzo 2013 - E' morto stamattina i...
n una clinica a Roma, all'età di 61 anni, Pietro Mennea, ex velocista azzurro, olimpionico e per anni primatista mondiale dei 200 metri. Da tempo lottava con un male incurabile.

Appresa la notizia della morte del campione Pietro Mennea, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è rientrato precipitosamente da Milano, dove si trovava per impegni di lavoro. Il numero 1 dello sport italiano ha disposto l'allestimento della camera ardente per oggi pomeriggio, nella sede del Coni, a Roma. Mennea è stato primatista del mondo dei 200 metri dal 1979 al 1996.

LA FRECCIA DEL SUD E QUEL 19"72 DURATO 17 ANNI - Pietro Mennea, che è morto stamattina in una clinica romana, stroncato da un male incurabile, può essere considerato uno degli atleti più decorati nella storia dello sport italiano. Nato il 28 giugno 1952, a Barletta, per 17 anni è stato detentore del primato mondiale dei 200 metri, stabilito alle Universiadi di Città del Messico, nel 1979. Partecipò alla rassegna da studente in scienze politiche e polverizzò il precedente record che apparteneva a Tommie Smith. Un altro statunitense, Michael Johnson gli strappò il primato alle Olimpiadi di Atlanta, nel 1996.

Soprannominato la 'Freccia del sud', tutt'ora detiene il primato europeo e italiano dei 200 metri. nel 1980, a Mosca, con una straordinaria rimonta, conquistò la medaglia d'oro, sempre nei 200 metri, che si somma ai quattro titoli europei, a un argento e un bronzo ai Mondiali, ma anche ad altri due bronzi olimpici, il primo dei quali conquistato sulla pista di Monaco di Baviera ai Giochi del 1972, nella gara vinta dal sovietico Borzov. Mennea è stato anche straordinario staffettista e ha pure trovato fortuna nei 400 metri piani. Stamattina, però, ha perso la sua gara più importante. (ANSA)

mercoledì 20 marzo 2013

SU RE

Su Re, il film francescano di Giovanni Columbu 
    


Il nuovo film di Giovanni Columbu, essenziale e povero perché pone al centro i personaggi che stanno ai margini della società, i poveri e i malati.

 
Arriva il 28 marzo nelle sale di tutta Italia "Su Re, la passione". Nei cinema sardi in antemprima da domani 21 marzo. Si tratta del nuovo film del regista sardo Giovanni Columbu, trasposizione originale e potente della Passione di Cristo. "Un film francescano - spiega il regista nuorese - nel solco della nuova stagione annunciata da papa Francesco, sobrietà, spiritualità vera e profonda, povertà, non ostentazione della ricchezza".
Il film, che arriva 12 anni dopo il meraviglioso film del debutto di Columbu: Arcipelaghi. "E' un film sobrio nello stile, severo, privo di musica, nei contenuti e nella formula produttiva", sottolinea Giovanni Columbu nel corso dell'anteprima sarda del film, a Cagliari, che da oggi sarà distribuito nelle sale cinematografiche dell'isola dalla Sacher di Nanni Moretti. La pellicola, cofinanziata dalla Film Commission della Sardegna, offre in lingua sarda una personale rilettura dei quattro Vangeli: 87 minuti girati tra i monti di Orgosolo, Ovodda, Oliena e altri luoghi magici dell'Isola, un'opera che ha rappresentato l'Italia al Festival internazionale di Rotterdam e lo scorso anno è stata in concorso al Torino Film Festival.
"Una dimensione in cui è possibile ritrovare quel Dio che è in noi. Non c'è musica, la valenza musicale è data solo dal rumore degli zoccoli, dai gemiti, dalle poche parole tutte pronunciate in sardo". Tra gli interpreti Fiorenzo Mattu, Pietrina Menneas, Tonino Murgia, Paolo Pillonca, Antonio Forma, Luca Todde, Giovanni Frau, Bruno Petretto, Ignazio Pani, Carlo Sannais. E poi i non attori: pastori, allevatori e pazienti dei centri di salute mentale.
"Sono stato mosso, nel girare il film, da un profondo sentimento scaturito dalla lettura dei Vangeli - risponde Columbu -. Sono fatti che racchiudono un qualcosa che sta nelle vicissitudini degli esseri umani. C'è un'esigenza di rinnovamento della Chiesa e della società. Nel film c'è un richiamo a tutto quanto c'è di essenziale e povero, perché pone al centro i personaggi che stanno ai margini della società, i poveri e i malati. Spero che, come ha annunciato papa Francesco, inizi una nuova era".
 
 
 

martedì 19 marzo 2013

IL CIELO AZZURRO

IL CIELO AZZURRO
 
 
Io e te il mio cielo azzurro,
tu ed io due gemme
nascoste in un cristallo,
quando sono giù di morale
il cielo è scuro,
quando sono felice
 il cielo torna azzurro,
l'arcobaleno
è la mia strada colorata
che seguirò per sempre,
la felicità è quello che serve
per vivere serena,
e nella pace e nell'amore
con te
 
 
 
 
Al mio papà..........Aurora Garau
 
 
 
Grazie Dio della felicità quotidiana, Grazie Dio per la forza e la luce che illumina il mio operato, Grazie Dio per la Santa intercessione di San Giuseppe, Grazie Dio per i miei figli e Grazie Dio per avermi dato un papà!!

giovedì 14 marzo 2013

martedì 12 marzo 2013

IN ATTESA


Veni Creator
 
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
 
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell'anima.
 
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
 
Sii luce all'intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
 
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
 
Luce d'eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. Amen.
 
Preghiamo.
O Padre, che guidi e custodisci la tua Chiesa,
dona ai Padri Cardinali
lo Spirito di intelligenza, di verità, di pace,
perché si sforzino di conoscere la tua volontà,
e ti servano con totale dedizione.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
 

domenica 10 marzo 2013

OGGI 2

Continua la permanenza a Olbia, anche oggi in giro per la città. Dopo aver partecipato alla Santa Messa presso la parrocchia di N.S de La Salette, alle ore 07,30, colazione, mia moglie al corso e giro turistico. Quasi niente di nuovo, tranne il fatto che in realtà Olbia ha un centro storico, se pur piccolo e ho persino trovato una Basilica del XI secolo, quella di San Simplicio, molto antica e molto bella.
Nel pomeriggio un piacevole incontro presso l'hotel Mercure (sede del corso di Rossana) del famoso artista, sposato e residente a Senorbì,  Francesco Dau, pittore di arte contemporanea che in questi giorni espone le sue opere a Olbia. Nel pomeriggio, cioè adesso, ascolto piacevolmente la partita del Cagliari in auto che tra l'altro vince per 3-0 sulla Sampdoria e attendo che esca Rossana per prendere la via di casa.

sabato 9 marzo 2013

OGGI

Foto
 
Ieri sera, intorno alle ore 19,00 siamo partiti alla volta di Olbia, con grandissimo "dispiacere" dei nostri figli che per ben due giorni dovranno stare dai nonni, ossia quasi totale anarchia per 48 ore, mentre ci salutavano con il solito sorrisetto ci dicevano :" ciao, ciao, ci mancherete tantissimo" (e in realtà pensavano: "e vaaai!! siamo liberi!!!"), bèh comunque penso sia normale!!!
Siamo arrivati intorno alle ore 22,00, Hotel Demar (nella foto), carino, pulito, personale molto cortese, prima colazione ottima.
Motivo del viaggio: corso di aggiornamento per fisioterapisti (mia moglie).
Questa mattina sveglia alle 7,30, colazione, porto mia moglie al corso e poi visita della città.
Devo dire che non mi ha dato una bella impressione, dopo aver fatto un giro in auto e a piedi e non aver trovato il centro storico sono rimasto deluso, si perchè pare che Olbia non abbia un centro storico, sembra un paese cresciuto molto velocemente, con una prevalente architettura fascista, tipiche strade larghe, molto scorrevoli e funzionali e grandi blocchi di isolati abitativi piatti e freddi. Una parte della città di recente realizzazione è costituita da bellissime ville con giardino.
Indigeni molto cordiali e disponibili.
Per chi non conoscesse la zona voglio precisare che stiamo parlando di una delle zone turistiche più famose e belle del mondo, a pochi chilometri da Olbia si trovano la Costa Smeralda con Porto Cervo, Porto Rotondo, Palau, Arzachena, Stintino, Budoni, Poltu Cuattu ecc..ecc.. un turismo di altissimo livello, non per tutti. Penso che si siano concentrati troppo sulla costa e abbiano un pò trascurato la città, peccato!!
Oggi è sabato quindi, dopo il giro visita è il momento di cercare una Chiesa cattolica per la Santa Messa domenicale, chiedo in giro e una signora mi indica una palazzina e mi dice che quella è una chiesa, allora io con fare cortese gli dico: ma è una chiesa cattolica? e lei: si, si è cattolica!...ma io cerco una chiesa vera e vado oltre, trovo due chiese, Nostra Signora de La Salette e la chiesa dedicata alla Sacra Famiglia, manco a dirlo, entrambe rigorosamente in stile moderno, ma va bene lo stesso, l'importante è che siano cattoliche, per via degli orari delle messe scelgo la Sacra Famiglia, (nella foto), piccolina, carina, vicinissima al mare.





Bene, per oggi è tutto, rientrati a casa, forse scriverò il seguito, .......forse!!
 
 
 

mercoledì 6 marzo 2013

CRISTOFFURU COLLOMBU ?

 
 
Non si allenta il dibattito suscitato dalle conclusioni di una scrittrice e ricercatrice spagnola, secondo cui Cristoforo Colombo era ligure ma sardo di nascita.
"Chi era in realtà Cristoforo Colombo?". E' l'interrogativo che la scrittrice e ricercatrice di Saragozza Marisa Azuara pone in un agile documentario realizzato per il Canal de Historia spagnolo, trasposizione di un suo libro (recentemente tradotto in italiano) nel quale elabora una tesi suggestiva e che ha già suscitato grande discussione in Sardegna: Cristoforo Colombo era di origini sarde, nato a Sanluri. Le sue prove partono da un minuzioso esame di documenti e ricostruzioni di alberi genealogici e si sorprende come altri non abbiano pensato a studiare soprattutto quelli di Colombo conservati a Siviglia resi pubblici dai suoi discendenti solo nel 1931
Un dibattito su questa rivoluzionaria ipotesi è stato ospitato anche alla scuola italiana di Madrid nel corso di una iniziativa promossa dla Circolo dei Sardi Ichnusa: la scrittrice e ricercatrice si è confrontata non solo con gli emigrati sardi ma anche con altri studiosi spagnoli.
Se in Spagna le sue ricerche hanno destato ammirazione e rispetto, in Sardegna sono state accolte con una certa freddezza e diffidenza. Questione di tempo, dice.
Intanto è prossima la pubblicazione per la Condaghes di Cagliari di una nuova veste della sua ricerca piu' divulgativa e con una ricca documentazione iconografica.
 

lunedì 4 marzo 2013

TREXENTA


La Trexenta è una regione storica della Sardegna, situata nella parte settentrionale della provincia di Cagliari e comprendente circa 13 comuni.
Occupa una superficie di circa 412,4 km² di un più vasto territorio prevalentemente collinare nella parte orientale e più pianeggiante verso Ovest.
I primi insediamenti nella regione risalgono alla preistoria, ne è testimonianza il nuraghe Piscu di Suelli.
Nel medioevo il distretto di Trexenta faceva parte del regno di Calari, uno dei giudicati della Sardegna.
Le attività agricole prevalenti sono la coltivazione dei cereali, dei vigneti e delle olive.
 
 
 
Il toponimo Trexenta deriva probabilmente dal plurale neutro latino "trecenta", ad indicare forse qualche misura agricola (per esempio trecenta iugera, equivalente a circa 75 ettari, o a qualche altra misura maggiore) o l'esistenza di trecento entità (per esempio granai, aziende agricole, fortezze o altro). Il nome Trexenta ricorda i trenta o trecento villaggi che la leggenda dice la popolassero nei tempi antichi e della maggior parte dei quali si è perso anche il nome, ma di molti dei quali restano testimonianze, fino alla grande crisi demografica del 1300, quando diversi centri furono effettivamente abbandonati. Quelli che oggi rimangono presentano il tipico aspetto dei centri agricoli del sud della Sardegna.


Comprende i comuni di:
e i centri minori:
  • Seuni (frazione di Selegas),
  • Arixi (frazione di Senorbì),
  • Sisini (frazione di Senorbì).


 

venerdì 1 marzo 2013

IL TIMONE


Un regalo prezioso, da amici preziosi.
 
E' una semplice rivista cattolica che dice finalmente la verità su tanti aspetti della fede Cristiana  e smaschera tanti finti dei, una vera guida per chi come noi crede nella morte e nella Risurrezione di Gesù Cristo. Penso che la vera fragilità della Chiesa sia l'ignoranza delle persone  che la seguono. E' molto facile cadere nella rete dei finti dei se non si conosce la fonte della propria fede. Penso che oggi, a duemila anni dalla venuta di Cristo la maggior parte di noi cristiani, in fondo in fondo, pensi che si tratti di una favola, una leggenda, un mito, che l'inferno, il purgatorio e il paradiso siano una invenzione di Dante. E' impressionante a volte parlare con dei cristiani praticanti, e sottolineo praticanti e sentirsi dire frasi del tipo: chissa se Dio esiste veramente, o cose ancora più orripilanti come per esempio chi mette in dubbio la verginità di Maria Santissima, e dare per oro colato castronerie scritte in libri come il Codice da Vinci e altri romanzi che cavalcano l'ignoranza dei cristiani per fare un sacco di soldi.
Mi chiedo, perchè si da credito solo a chi è contro Dio e non si guarda alle migliaia di testimonianze viventi, fatti, persone e segni del nostro tempo, che accadono sotto i nostri occhi!!....è un fenomeno che non capisco!!....Si annuncia una cosa stratosferica e pensiamo sia inventata, vediamo un riflesso in cielo e siamo pronti a scommettere che  gli alieni stiano venendo a salvarci!!!
Quindi......grazie cari amici del bellissimo e graditissimo ragalo, stiamo già condividendo questo dono con altri cari amici cristiani e questo contribuirà ad aggiungere operai alla vigna del Signore e a raddoppiare  il raccolto!!!