martedì 25 marzo 2014

ANCORA STRANE "ANALOGIE"

William MacDougal, comunemente detto Willie, è un personaggio della serie di
cartoni animati I Simpson; svolge mansioni di giardiniere e di bidello nella scuola elementare di Bart e Lisa, anche se talvolta viene usato come assistente di Skinner per i casi più disparati. Possiede un trattore che chiama "Duchessa", e vive in una catapecchia nei pressi della scuola. Ha anche riesumato la salma di Jebediah Springfield.

 

Nella versione italiana viene doppiato come se fosse sardo, precisamente di Mogorella, in provincia di Oristano (nella puntata 14x16, svegliato d'improvviso, esclama «Forza Gigi Riva», ex calciatore del Cagliari) ma in realtà lui è scozzese, infatti molte volte va in giro con il kilt. La sua professione di giardiniere gli fu data sulla nave da un poliziotto, al suo arrivo negli USA, a New York, sebbene alla domanda del controllo immigrazione rispose che era un medico. Il padre di Willie fu impiccato per aver rubato un maiale e il suo cadavere fu buttato in una palude, ma lui non pianse, nonostante ciò in una puntata recatosi in Scozia per catturare il mostro di Loch Ness incontra i suoi genitori, entrambi identici a lui. In più di una puntata viene descritto come irascibile, rozzo e dedito a pratiche non proprio ortodosse, come lavarsi con i detersivi Ajax e Brillo (sicuramente inadatti all'igiene personale) e pulirsi le ascelle con una paglietta d'acciaio. Inoltre nella puntata La cometa di Bart viene suscitata l'ipotesi che venga dall'Iraq.
Il suo personaggio ricalca lo stereotipo dello scozzese, rozzo, ignorante e rissoso; è lui stesso, in un'occasione, a dire che gli scozzesi sono nemici per natura con varie altre popolazioni (e anche fra di loro). In una puntata afferma di essere sordo ma riesce a leggere le labbra, suscitando il riso dal momento che, appena terminata la frase, viene salutato da un postino, Willie tuttavia non capisce bene, credendo che l'uomo abbia insultato sua madre. In realtà, è molto buono, generoso e coraggioso, anche se non lo dà a vedere per via dei vestiti che porta, è muscoloso e dotato di una forza fisica straordinaria. In una puntata salva la vita a Bart, affrontando a mani nude e mettendo K.O. un feroce lupo.
Viene spesso ridicolizzato da Bart, che si serve dei trucchi più vari per sfilargli il kilt e umiliarlo pubblicamente. Inoltre, alcune volte, ha anche un po' di antipatia per Nelson, Secco, Patata e Spada per i loro scherzi.
In una puntata, viene trasformato in un vero gentiluomo dalla piccola Lisa Simpson per un concorso di scienze, ma Willie sentirà poi la mancanza della sua vecchia vita selvaggia e rozza da giardiniere, e tornerà quello di prima. Willie tiene da parte il grasso della mensa della scuola per poi rivenderlo e farsi la pensione, si arrabbia molto quando Homer e Bart tentano una sera di rubarlo per poi rivenderlo loro (in quella puntata si dichiara ufficiosamente scozzese, in italiano sardo). In un'altra puntata afferma di essere morto durante uno sciopero in miniera.
Nutre spesso un desiderio di vendetta verso il preside Skinner che lo sfrutta per qualsiasi cosa, anche se a parte qualche esclamazione a voce alta non l'ha mai aggredito fisicamente ma anzi aiuta spesso il preside nei momenti di bisogno. In una puntata nella quale Skinner aveva rinchiuso e si era dimenticato di liberare i bulli della scuola nello scantinato, al dubbio che fossero morti lì dentro disse che sarebbe andato in Messico verso la libertà, e così Willie esclamò: "Arrestare al primo casello ti faccio!"
 
 
A quanto pare le analogie tra Sardegna e Scozia le vedono anche oltreoceano!!!!!........tanto per ridere!!!!

giovedì 20 marzo 2014

Šostakovič

Appassionante, travolgente, romantica!!

Dmitrij Dmitrievič Šostakovič

Suite per orchestra jazz n. 2

La Suite nacque nel 1938 per la neonata Orchestra Jazz Nazionale Sovietica, coordinata da Wiktor Knuschewitzki. La prima esecuzione dell'opera ebbe luogo a Mosca, il 28 novembre dello stesso anno.
Causa le vicissitudini della seconda guerra mondiale, la partitura della suite andò perduta, ma una sua riduzione per pianoforte fu riscoperta nel 1999 da Manashir Yakubov. Tre movimenti della suite furono ricostruiti e orchestrati da Gerard McBurney, ed eseguiti per la prima volta a Londra il 9 settembre del 2000 dalla BBC Symphony Orchestra sotto la direzione di Andrew Davis.
Sino ad anni recenti, un'altra suite di Šostakovič, articolata in otto movimenti, è stata erroneamente identificata e registrata come la Jazz Suite n. 2. Quest'opera è ora correttamente nota come la Suite per orchestra di varietà, il cui "Valzer n. 2" è stato reso celebre dalla colonna sonora del film di Stanley Kubrick Eyes Wide Shut.
 
 
 

sabato 15 marzo 2014

COSE DI SARDEGNA

 
In Italia, come  in altri paesi esistono diverse forze di polizia. Abbiamo la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Penitenziaria, il Corpo Forestale. In Sardegna esistono, da tempo immemorabile, i Barracelli, una vera e propria "gendarmeria di campagna". Volontari che, suddivisi in Compagnie e distribuiti a livello comunale (non tutti i comuni sono dotati di Compagnia Barracellare) prestano servizio in ausilio alle forze dell'ordine con effettivi poteri giuridici per la prevenzione e repressione di reati legati al mondo agropastorale, furti di ogni genere, prevenzione e spegnimento incendi boschivi e abigeato (furto di bestiame). Lavorano nell'ombra e spesso altri si prendono i meriti della loro fatica, diciamo che sono un po dei poliziotti rurali senza gloria.

 
Proprie della Sardegna, le Compagnia Barracellari (o dei Barracelli), sono delle società aventi come scopo principale la tutela della proprietà nelle zone rurali dell'isola. L'istituto, di antiche origini giudicali, nacque con l'intento di impedire furti e danneggiamenti nelle campagne, perseguendone gli autori e indennizzando i proprietari, comportandosi al tempo stesso come polizia rurale e come società di assicurazione.
Tuttora operanti su base volontaria ed in ambito comunale, sono considerate un'originale forma di polizia rurale che trova ben pochi riscontri nel panorama dei corpi di polizia dell'Europa moderna.
Durante la loro storia furono abolite una prima volta nel 1819 e sostituite con i Cacciatori reali di Sardegna. Furono però ricostituite nel 1827 e riconfermate nel 1836, anche se negli anni successivi molte furono le proposte parlamentari per la loro abolizione (1848, 1849, 1850). Il governo sardo invece le riorganizzò con legge 22 maggio 1853, e quello italiano le regolamentò con il Regio Decreto n°403 del 14 luglio 1898. La Regione Autonoma della Sardegna nel 1988, con la legge regionale n°25, le ha ulteriormente regolamentate e organizzate. I barracelli sono talora inquadrati come agenti di pubblica sicurezza e coadiuvano le forze di polizia e le amministrazioni comunali quando queste ne fanno richiesta, ma attualmente la giurisprudenza in merito è controversa

Origini storiche

Durante il periodo giudicale

I barracelli derivano da una forma spontanea di scolca risalente a molto prima dell'arrivo degli Aragonesi nell'Isola e precisamente al periodo dei Giudicati (terminato nel XIV secolo) quando i barracelli erano infatti chiamati juratos (o jurados de logu), ed erano coordinati da un maiore de scolca che ne rispondeva direttamente all'antesignano del sindaco odierno, il maiore de villa. Il "livello di attenzione" della vigilanza era garantito dal rischio patrimoniale che assumevano personalmente in quanto sin da allora sarebbe stato a loro carico il risarcimento dei danni eventualmente patiti dai proprietari dei terreni da essi vigilati, ove fossero stati derubati o altrimenti lesi.
La criminalità, secondo alcuni studi, era caratteristicamente individuale in quanto la Carta de logu - che pure annoverava fattispecie di crimini con grande dettaglio giungendo a trattare del furto commesso da amanti in camera da letto - non menzionava fenomeni associativi come la bardana né il brigantaggio, che pure imperversavano in Continente; inoltre, a differenza che nel resto d'Italia, ai Templari non fu consentito l'esercizio di attività di polizia, almeno nella misura in cui lo si era concesso dall'altra parte del mare, segnale forse di una situazione generale di soddisfacente tranquillità tale da non costringere a delegare il controllo del territorio a ordini militari e cavallereschi esterni.

Durante il Regno di Sardegna in periodo aragonese

In seguito, nel 1570 gli Aragonesi diedero loro il nome di Barrachellos, dal quale deriva l'attuale denominazione.
In questa fase i Barrachellos ebbero vaste competenze in materia di ordine pubblico e pubblica sicurezza ed il loro reclutamento avveniva per coscrizione, sempre quindi su base obbligatoria, ora in analogia con altre prestazioni obbligatorie gravanti sul mondo rurale come in primo luogo la roadia.

Durante il Regno di Sardegna in periodo sabaudo

Con il passaggio della corona ai Savoia, l'Ottocento fu un secolo cruciale per il mondo agro-pastorale sardo. Sorsero infatti gravi problemi di ordine pubblico connessi alla forzosa trasformazione della proprietà rurale nel quadro di un'azione riformista di vasta portata.
Dalla secolare tradizione agricola cristallizzata negli ademprivi, si andava verso una diffusione della proprietà privata dei suoli al fine di incrementarne la produttività, e lo stravolgimento di usi e consuetudini consolidati da secoli non fu indolore per la società isolana. Nel 1819 le compagnie barracellari furono soppresse ed inglobate nei Cacciatori di Sardegna.
Nel 1820 fu emanato il noto Editto delle chiudende ritenuto dai sardi come una grave ingiustizia. Dopo la sua pubblicazione nel 1823 crebbero i disordini legati alla sua applicazione, che prevedeva il riconoscimento della proprietà terriera - popolarmente avvertita come comune, collettiva - a chi in pratica fosse meramente riuscito a recingerla, avendosene per effetto innumerevoli abusi e conseguenti violenze, aggressioni, ritorsioni, aperte rivolte in buona parte delle campagne isolane. Le compagnie barracellari furono perciò riammesse nel 1827, finché fu con il Regio decreto del 22 maggio 1853, n. 1533, che si intese porre ordine più sistematicamente nella materia.
Con questo decreto si mutava dopo secoli la base di reclutamento dei barracelli, convertendola al solo volontariato. Li si assimilava inoltre alla figura della Guardia campestre e li si muniva di attribuzioni giudiziarie per le quali avrebbero potuto eseguire arresti in flagranza di reati punibili con la reclusione oppure in caso di incontro con persone in possesso di frutti della terra di cui non potessero giustificare la provenienza[.
Dopo quasi mezzo secolo seguì un altro decreto, il Regio decreto del 14 luglio 1898, n. 403, tuttora la base normativa su cui si innestano le norme recenti che regolamentano le compagnie barracellari.

 

 

 

 

 

 

Situazione giuridica attuale

Le Compagnie attualmente sono regolate dalla Legge regionale del 15 luglio 1988, n. 25, che ne stabilisce le seguenti funzioni:
  • salvaguardare le proprietà affidate loro in custodia dai proprietari assicurati, verso un corrispettivo determinato secondo le modalità previste dalla medesima legge regionale;
  • collaborare, su eventuale richiesta di queste, con le autorità istituzionalmente preposte al servizio di:
  • protezione civile;
  • prevenzione e repressione dell’abigeato;
  • prevenzione e repressione delle infrazioni previste in materia di controllo degli scarichi di rifiuti civili ed industriali;
  • collaborare, con gli organi statali e regionali, istituzionalmente preposti alle attività di vigilanza e tutela nell'ambito delle seguenti materie:
  • salvaguardia del patrimonio boschivo, forestale, silvo-pastorale, compresi i pascoli montani e le aree coltivate in genere;
  • salvaguardia del patrimonio idrico, con particolare riguardo alla prevenzione dell’inquinamento;
  • tutela di parchi, aree vincolate e protette, flora, vegetazione e patrimonio naturale in genere;
  • prevenzione e repressione degli incendi;
  • salvaguardia del patrimonio e dei beni dell’ente comune di appartenenza, siti fuori dalla cinta urbana, nonché amministrazione dei beni di uso civico e di demanio armentizio, secondo le modalità da stabilirsi con apposita convenzione.
Possono inoltre collaborare, nell'ambito delle proprie attribuzioni e nel rispetto delle norme vigenti, con le forze di polizia dello Stato quando ne sia stata fatta richiesta al sindaco, per specifiche operazioni.
La legge regionale ribadisce la limitazione territoriale di servizio al solo territorio del comune di appartenenza, salvo la necessità di inseguire autori di crimine colti in flagranza, o in caso di richiesta da parte delle forze dell'ordine per l'espletamento di servizi particolari di ordine pubblico e simili.

 
 
     

martedì 11 marzo 2014

COLONNE

Tra tutti i generi musicali suonati e ascoltati nella mia vita uno in particolare occupa un posto molto importante nelle mie preferenze. Quando guardiamo un film, di qualsiasi genere, avventura, western, horror, drammatico, le parole e i gesti dei protagonisti trovano piena realizzazione nel nostro animo solo se accompagnati dalla giusta colonna sonora che in un certo senso stimola in noi  quelle sensazioni di paura, di attesa, di gioia, di dolore, di commozione che talvolta ci portano sull'orlo del pianto e altre volte ci fanno tirare un sospiro di sollievo dopo una scena pericolosa. E' la magia della musica, un'arte talmente nobile che senza non si potrebbe vivere. Impossibile guardare un film senza musica, impossibile immaginare una vita senza la musica, in un certo senso, come nei film, completa la nostra esistenza. Ascoltando una canzone, ci tornano in mente le emozioni provate durante la nostra vita, basta un accenno di musica e si scatenano miliardi di sentimenti, vengono in mente immagini, odori, sensazioni. 
 
Una a caso!!!
 
 
Bella vero???

domenica 2 marzo 2014

LA RISPOSTA ALLA CRISI

Questa è la vera risposta alla crisi economica e spirituale che attanaglia la nostra generazione, dovremo tutti pensare a queste parole ogni volta che le preoccupazioni ci angosciano. Sono convinto che abbandonandoci completamente alla Volontà del Signore ogni angoscia svanisce, ogni pensiero vola via e dentro di noi il poco che abbiamo diventa una ricchezza dal valore incalcolabile e la nostra tristezza si trasforma in serenità.   
 
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 6,24-34.
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
« Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.  
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?
E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?
E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?
Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà gia le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena ».