sabato 31 agosto 2013

AUTUNNO IN BARBAGIA




La Barbagia (Barbàgia o Barbaza in sardo) è una vasta regione montuosa della Sardegna centrale che si estende sui fianchi del massiccio del Gennargentu.

I barbaricini sono genti derivanti dalle popolazioni prenuragiche e nuragiche della Sardegna del IV millennio a.C. La colonizzazione cartaginese non riuscì a ridurre all'obbedienza le popolazioni delle zone montane della Sardegna centrale e settentrionale. Si stabilirono semplici rapporti di convivenza e commercio. Ma anche le prime fasi della dominazione romana furono estremamente avversate da Corsi e Bàlari del nord Sardegna ed, in particolare, dal popolo che viveva nella zona che va dal bittese al sud del Gennargentu, e dal Marghine-Goceano fino al golfo di Orosei. Queste popolazioni che resistettero in modo fiero ed efficace furono da essi qualificate come "Civitates Barbariae" in età repubblicana e dei "Barbaricini" in età tardo imperiale e vandalica.
Pertanto il toponimo Barbagia deriva dal latino Barbaria. Il processo di "latinizzazione" fu lento e dovuto soprattutto all'opera di insediamento di coloni ed all'assegnazione delle terre alle popolazioni locali (al fine di renderle stanziali) in età imperiale, a cui risalgono i latifondi definiti da cippi di confine. Importante fu anche l'arruolamento delle genti locali nell'esercito imperiale come mercenari o inquadrate come cohorti vere e proprie.
Gli abitanti di questa regione sono chiamati "barbaricini" ed ancora si possono riconoscere nella descrizione che di loro diede Diodoro Siculo pochi anni prima di Cristo e viene riportata di lato.
La regione è costituita dall'areale del Gennargentu e dell'Ogliastra (zona affine culturalmente), dal Supramonte e dal nuorese fino a Bitti. Confina con la Gallura, la Baronia, l'Oristanese, la valle del Tirso e il Sarcidano. La Barbagia copre un'area di circa 1.300 km² con una popolazione di circa 120.000 abitanti.

La Sardegna è mare, sole e turismo estivo, ma credetemi l'interno ha il suo fascino, terra antica, selvaggia, con regole arcaiche sempre valide e rispettate. Gente dall'antica cortesia e ospitalità, paesi tipici, una cucina favolosa fatta di sapori autentici come la sua gente. Credetemi, se venite in Sardegna non perdetevi questo bellissimo spettacolo della natura. Ci sono tantissime cose da vedere e da gustare, solo per citarne alcune: il villaggio nuragico di Tiscali, Orgosolo e i suoi murales, le antichissime maschere di Mamoiada (is Mamuttones), Su Gologone a Oliena, e tanti altri posti meravigliosi. Cercate queste località su Internet e vedete di cosa parlo!!!

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